Progetto FREE LIFE,un comunicato stampa a firma “Tuderti5Stelle”

cinquestelleFiato sul collo
Nello scorso mese di Luglio il nostro l’Assessore alle Politiche per l’integrazione Catia Massetti, inviava alla stampa un comunicato nel quale annunciava l’ adesione del nostro comune ad un progetto regionale che avrebbe potuto portare un finanziamento da un minimo di 50.000 euro ad un massimo di 1.300.000. Tale progetto denominato “FREE-LIFE” è rivolto a soggetti sia stranieri che italiani, vittime dei reati previsti dagli articoli 600 e 601 del codice penale (riduzione in schiavitù o in servitù e tratta di persone).
Nel comunicato si preannunciava l’avvio del progetto in Settembre: siamo a Ottobre e non si ha alcuna notizia. Questo ci porta inevitabilmente a porci alcune domande alle quali siamo certi che l’ Amministrazione risponderà tempestivamente ed in modo chiaro per non lasciare spazio a dubbi su un argomento così delicato e di facile strumentalizzazione.
Perché al momento della decisione sull’adesione del nostro Comune al progetto non c’è stata preventiva fase di partecipazione o dibattito sul tema ?
La partecipazione del Comune è onerosa?
Quali strutture, aziende o operatori del settore presenti sul territorio tuderte saranno coinvolti?
In che misura e con quali modalità verranno elargiti i finanziamenti?
Come verranno selezionati i casi meritevoli di intervento?
Quale beneficio potrà averne la nostra amata città?
Vogliamo ribadire che siamo coscienti della delicatezza del argomento trattato e della facile strumentalizzazione a cui si presta, intendiamo comunque essere fermi e pretendere almeno un informazione completa ed esaustiva per tutta la cittadinanza che quotidianamente vive il disaggio dell’ accattonaggio (che sembra essere proprio una delle forme in cui si manifesta la schiavitù di cui parla il progetto) e pretende di sapere il numero esatto di soggetti coinvolti e le modalità previste dal progetto per la loro integrazione (con indicazione precisa di come verrà valutata l’effettiva integrazione al termine del percorso).
In un clima veramente difficile con una crisi mai vista prima che stritola quotidianamente le famiglie tuderti è essenziale fornire con trasparenza tutti i dettagli di un progetto concepito principalmente per persone provenienti da altre nazioni, dando la certezza che non vi siano canali preferenziali per l’ accesso al finanziamento, e che non sono i migranti a portare GUADAGNO per le strutture di accoglienza , ma è la comunità intera che preferisce un integrazione sostenibile e cosciente ad un degrado sociale ogni giorno più forte.
Il nostro Movimento è pronto sin da ora a collaborare