Usa, prestigioso ateneo assume ex jihadista per ricercatore

 

epa05474255 Visitors tour the Jefferson Memorial, parts of which are coated in a group of black organisms, called biofilm, in Washington, DC, USA, 11 August 2016. The organisms are comprised of algae, bacteria and fungi; the National Park Service is researching treatment methods to clean the monument.  EPA/JIM LO SCALZO

La notizia ha dell’incredibile: l’università di George Washington nella capitale americana ha assunto un ex jihadista come ricercatore. Una beffa che si eleva al quadrato se consideriamo poi che lo studioso in oggetto, Jesse Morton, nativo della Pennsylvania e convertitosi all’Islam e ai suoi precetti bellicosi quando aveva 20 anni – mentre scontava una pena per possesso di droga dopo aver letto l’autobiografia di Malcolm X – è considerato dal prestigioso ateneo a stelle e strisce addirittura una risorsa, stando ai fatti, irrinunciabile. Con buona pace dell’allerta antiterrorismo, delle vittime di miliziani stragisti e tagliagola che uccidono in nome del Corano, e di tutti quei, magari più fedeli e meno sovversivi, candidati americani in lizza per il posto assegnato a Morton.