IL PUNTO SULLE MONGOLFIERE

Mongolfiera5stelleIl Movimento5Stelle di Todi è stato sollecitato da più parti ad attivarsi per trovare una soluzione alla questione mongolfiere.

Dopo aver approfondito l’argomento, anche con l’organizzatore Ralph Shaw, riteniamo opportuno fare il punto della situazione.

1)Il GP mongolfieristico, nato come GP di Todi, negli ultimi due anni è diventato “Sagrantino Challenge Cup”.

Le vicissitudini affrontate da Shaw con la nostra Amministrazione comunale, unite a una notevole perspicacia  degli sponsor e dei Comuni coinvolti, hanno portato non solo all’abbandono di Todi, ma a una mutazione genetica dell’evento: una manifestazione legata per anni al nome di una città si è trasformata in un evento in cui l’aspetto locale diventa secondario rispetto agli sponsor.

Non c’è più il legame/identificazione con la città ospitante, e l’evento è spalmato su una serie di località coinvolte in modo collaborativo e non competitivo. L’area di operatività si è allargata enormemente, così come è cresciuto il numero dei partecipanti (che è arrivato a 70, cosa mai vista in precedenza qui a Todi).

Gli sponsor sono diventati protagonisti, in perfetta armonia con i Comuni, che collaborano attivamente senza porre condizioni, consapevoli del beneficio che ricevono.

2)Per il prossimo anno Shaw prevede di avvicinarsi al numero stratosferico di 200 mongolfiere, cosa che permetterebbe di avere in Italia un evento paragonabile ai grandi raduni internazionali francesi e americani.

3)La vera questione ora è: Todi può tornare protagonista, e in quale misura?

Alcuni voli con decollo da Todi (possibilmente il volo inaugurale e quello finale) possono essere sicuramente rivendicati, perché possono costituire un elemento essenziale per il successo dell’iniziativa.

Così come lo svolgimento della serata finale o di un analogo evento di contorno.

Il coinvolgimento di Todi nell’alloggiare una parte ragguardevole (ma non esclusiva) degli equipaggi può essere senz’altro richiesto e ottenuto.

Ma un legame esclusivo con la nostra città (Il GP di TODI, come in passato) non sarà più possibile.

 

CONCLUSIONI:

La perdita di questo legame esclusivo è molto grave, ma o perdiamo tempo a fare una campagna elettorale anticipata, andando a caccia dei responsabili di questo danno enorme, oppure ci rimbocchiamo tutti le maniche per fare il bene della Città, salvando il salvabile e portando a casa il massimo possibile.

Noi vogliamo il bene di Todi, prima di qualsiasi calcolo elettoralistico. E quindi invitiamo il Sindaco a fissarci un incontro, in cui accompagneremo Ralph Shaw.

Il quale sappiamo già che dirà che Todi, se vorrà rientrare in gioco, dovrà entrare in un partenariato con gli altri Comuni coinvolti, impegnandosi a contribuire in quota parte (economicamente la cosa sarà molto meno pesante che sostenere un’intera manifestazione da sola). I privati (non solo gli operatori del turismo e della ristorazione, ma tutti gli esercizi commerciali) dovranno trasformare il loro disappunto in collaborazione concreta. In questo modo verrà assicurato a tutti un buon ritorno economico

Visto che l’alternativa è non avere NULLA, crediamo opportuno che l’Amministrazione si attivi al più presto per negoziare e ottenere il massimo possibile.