“RIORGANIZZARE I SERVIZI SANITARI COINVOLGENDO ANCHE IL PERSONALE MEDICO” – TERZO INCONTRO DELL’INTERSINDACALE CON I CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE

insediamento

Necessaria una riorganizzazione dei servizi sanitari in Umbria,
auspicabilmente con un maggiore coinvolgimento dei medici e degli infermieri
che lavorano in prima linea; servirebbero molte più cardiologie che
neonatologie, visto il progressivo invecchiamento della popolazione; in
ambito pediatrico mancano figure specializzate e una adeguata rete di
trasporto”: sono alcune delle esigenze rappresentate dai medici
dell’Intersindacale (FIMMG, FVM, ANAAO  AAROI-EMAC – CIMO – CISL MEDICI
– FASSID) ai consiglieri regionali Sergio De Vincenzi (Rp), che organizza
gli incontri, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari (M5s), nel corso del
terzo appuntamento svoltosi a Palazzo Cesaroni e  focalizzato sulla
organizzazione dei servizi territoriali e ospedalieri.

“La Regione non ha mai effettuato una vera
programmazione del fabbisogno dell’utenza di destinazione, a partire dal
settore della  prevenzione, dove la legge regionale non è allineata a
quella nazionale. Non si capisce quali sono gli standard organizzativi, che
non sono quelli che derivano dal patto per la salute. Serve una
riorganizzazione complessiva dei servizi sanitari, anche perché dove vi sono
carenze, aumenta il rischio di errore medico e sono i medici a pagare per
l’errore, scontando problematiche indotte dai dirigenti che organizzano il
servizio”: lo hanno detto i medici dell’Intersindacale umbra (FIMMG, FVM,
ANAAO  AAROI-EMAC – CIMO – CISL MEDICI – FASSID) ai consiglieri
regionali Sergio De Vincenzi (Rp), che organizza gli incontri, Andrea
Liberati e Maria Grazia Carbonari (M5s), nel corso del terzo appuntamento
svoltosi a Palazzo Cesaroni e  focalizzato sulla organizzazione dei servizi
territoriali e ospedalieri.

“Occorre dare risposta a questi temi – ha detto De Vincenzi – perché
una riforma del sistema sanitario regionale non può prescindere dalla
compartecipazione delle figure professionali sia mediche che infermieristiche
che si trovano in prima linea nell’espletamento dei servizi. Anche da questo
terzo incontro con i medici è emerso che c’è una  sovrapposizione di ruoli
e di posizioni organizzative che finisce per ridurre l’efficienza dei
servizi, sottraendo risorse che potrebbero essere impiegate per ottimizzare
altri settori”.

Segnalate anche problematiche inerenti la radiologia: “nelle Asl umbre ci
sono 68 medici, e fra di essi anche quelli che lavorano ‘a progetto’, per
coprire 8mila ore di reperibilità da dividere per turni di 6 ore. Il medico
reperibile si reca dove c’è bisogno, ma può fare ben poco se sul posto non
ci sono anche tecnico e infermiere. Serve una riorganizzazione”.

Hanno preso parte all’incontro anche medici di pediatria, che hanno
sottolineato come vi sia “necessità di riorganizzazione anche in ambito
pediatrico, dove mancano figure specializzate, una rete di trasporto con
letti di ricovero pediatrici e l’assenza di culle di trasporto”.

Per i cardiologi “servirebbero molte più cardiologie che neonatologie,
visto il progressivo invecchiamento della popolazione”