“Italiani benvenuti a Londra”,dice Nigel Farage

 

epa05237462 UK Independence Party (UKIP) leader Nigel Farage poses for pictures with supporters outside the Electoral Commission in London, Britain, 31 March 2016. EU-exit campaign Grassroots Out (GO) submitted its application to the Electoral Commission for designation in the EU referendum. Britain will vote 23 June wether to remain or leave the EU. EPA/ANDY RAIN

epa05237462 UK Independence Party (UKIP) leader Nigel Farage poses for pictures with supporters outside the Electoral Commission in London, Britain, 31 March 2016. EU-exit campaign Grassroots Out (GO) submitted its application to the Electoral Commission for designation in the EU referendum. Britain will vote 23 June wether to remain or leave the EU. EPA/ANDY RAIN

Dalla Brexit gli italiani non dovranno temere nulla. Parola di Nigel Farage. «In Gran Bretagnavivono persone meravigliose arrivate dall’Italia» e gli italiani continueranno ad entrare anche dopo un eventuale Brexit, «ma legalmente», secondo nuove regole di controllo dei flussi che Londra adotterà a quel punto autonomamente, ha detto Nigel Farage, leader euroscettico dell’Ukip, rispondendo all’Ansa a margine di una manifestazione anti-Ue organizzata dal suo partito a Londra in vista del referendum del 23 giugno. «Qui ci sono persone meravigliose arrivate dall’Italia, ma il punto è che noi, come Paese, letteralmente non possiamo far fronte agli attuali livelli d’immigrazione dall’estero», ha detto Farage. «I nostri servizi pubblici – ha insistito, battendo su un cavallo di battaglia della campagna Vote Leave – non possono reggere il peso di una popolazione che aumenta di mezzo milione ogni singolo anno». Farage ha quindi respinto le accuse di razzismo rivolte contro di lui per aver evocato giorni fa il rischio di molestie alle donne da parte d’immigrati in Gran Bretagna sull’esempio di Colonia e ha accusato il fronte filo-Ue di essere lontano dalle preoccupazioni reali della gente. Mentre ha liquidato il progetto unitario di Bruxelles come qualcosa destinata comunque a un inevitabile sgretolamento quale che sia il risultato del referendum britannico.