Roma 4 Giugno ore 15 Piazza del Popolo

 

MANIFESTO Roma 4 Giugno ore 15 Piazza del Popolo 31° anniversario della strage di Piazza Tienamen
Manifestazione contro il virus del totalitarismo cinese nel mondo.
Tibetani, Uighuri, Falun Hong, dissidenti cinesi, cattolici cinesi,
Hong Kong, Taiwan e ora anche ITALIA?.
A più di trent’anni dal massacro di Tienanmen è ormai chiaro a
tutti come, nonostante la formidabile crescita economica, il
Partito Comunista Cinese perpetui ed esporti una politica di
pesante repressione di ogni diritto umano fondamentale.
Le gravi e ormai accertate responsabilità nella diffusione del
Coronavirus fanno del regime totalitario cinese, come
sottolineato dal Cardinale birmano Charles BO “UNA VERA E
PROPRIA MINACCIA PLANETARIA!”.
L’umanità si trova dunque esposta al rischio incombente del
sorgere di un nuovo “Quarto Reich” tecno/totalitario. Sembra
invece che nel nostro paese ci sia nei confronti del regime
cinese una compiacenza omertosa che non ha eguali nel resto
dell’Europa. Si finge costantemente di ignorare le perduranti e
gravissime violazioni dei diritti umani nei confronti delle
cosiddette minoranze etniche: tibetani, uighuri, mongoli, e di
qualunque forma di dissenso interno. Per questo chiediamo fin
da ora al Governo Italiano di uscire immediatamente
dall’infelice “Memorandum per la via della seta”. Un accordo
politico propedeutico alla colonizzazione dell’Italia da parte
del regime cinese
Intendiamo elevare una voce forte e chiara che dice:
NO alle manipolazioni informative e alla mancata assunzione
di responsabilità di fronte all’origine e iniziale diffusione della
pandemia da Coronavirus che ha prodotto oltre 3 milioni di
contagiati e 300.000 morti per la quale la Cina deve essere
chiamata a rispondere delle sue gravi responsabilità.
NO al divieto di far entrare TAIWAN nella WHO, specie nel
momento in cui questo paese libero e democratico ha
dimostrato di essere stato il più capace nel neutralizzare la
pandemia del virus di Wuhan.
NO alla perdurante violazione dei Diritti Umani in Cina.
NO alla repressione degli studenti di Hong Kong.
NO ai campi di concentramento per Uiguri nello Xinjiang.
Ultime stime parlano di almeno un milione di prigionieri.
NO al mancato rispetto delle libertà di culto in Cina per
buddhisti, musulmani, praticanti Falun Gong e cattolici, a cui il
Partito impone perfino la scelta dei vescovi.
NO al mancato rispetto per la libertà di stampa e alla
sistematica persecuzione di chiunque esprima dissenso nei
confronti del Partito Comunista Cinese.
NO all’infiltrazione, tramite gli Istituti Confucio, nei media e
nelle università delle nazioni europee.
SI alla libertà del Tibet per la quale negli ultimi dieci anni si
sono immolati col fuoco 153 tibetani e al rispetto dell’articolo
18 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che
garantisce il diritto alla fede.
Diritto soppresso in Tibet da 61 anni.
SI a una libera Cina, che rimanga grande e amica della
comunità civile con le sue doti di capacità collaborativa,
inventiva, intelligenza, industriosità e millenaria saggezza.
Comitato Organizzatore Manifestazione 4 giugno
Associazione Italia Tibet
Comunità Tibetana in Italia
Associazione Donne Tibetane in Italia.