Le forze di opposizione in Consiglio Comunale non partecipano alla conferenza dei capigruppo del 23 ottobre

 

“I consiglieri comunali di opposizione di Per Todi, Todi Civica, Civici X, PD, Sinistra per Todi comunicano che non parteciperanno alla conferenza dei capigruppo convocata dal Presidente del Consiglio Comunale, Sig.Giorgio Tenneroni, per il giorno 23 Ottobre”, così inizia un comunicato stampa firmato dai capigruppo Fabio Catterini,Floriano Pizzichini,Claudio Serafini,Umberto Magni,Andrea Caprini,Filippo Sordini.

La mancata convocazione del Consiglio Comunale Aperto sul delicato e prioritario tema della coesistenza fra lo sviluppo di impianti fotovoltaici e tutela paesaggio operata dal
Presidente della massima assise cittadina, è uno schiaffo all’ esercizio democratico delle nostre istituzioni, alle prerogative e ai diritti dei consiglieri comunali e ai cittadini, che si
vendono negare un fondamentale momento di partecipazione e confronto.

Un Presidente del Consiglio Comunale che quindi, al momento, non ci rappresenta; che non
garantisce l’autonomia del Consiglio; che risponde al Sindaco e alla sua maggioranza.
Stridono, ulteriormente, le considerazioni contenute nel provvedimento di diniego in ordine al
ruolo della conferenza dei capigruppo, le quali palesano l’evidente fraintendimento circa le
prerogative di tale organo, le cui determinazione non si possono sovrapporre a quelle del
Consiglio o peggio, sostituirle.

In queste ore, in relazione alla mancata convocazione del consiglio, le forze di opposizione
hanno inviato formale ricorso al Prefetto, indicando sul piano politico, istituzionale e
regolamentare, osservazioni e valutazioni che auspichiamo vengano rapidamente prese in
esame.
Appare pertanto prioritario un chiarimento in ordine alle funzioni del Consiglio comunale,
della Conferenza dei capigruppo e al ruolo del Presidente del Consiglio.
L’avere convocato una Conferenza dei capigruppo senza alcun riferimento a quanto
accaduto, non permette ai sottoscritti di partecipare alla medesima conferenza, il cui ruolo è
stato, per i motivi di cui sopra, travisato, i cui lavori sono stati strumentalmente utilizzati dal
Presidente del Consiglio per fini politici.