La palestra di Ponterio, che solo quest’anno è stata desiderata da oltre 100 bambini ma attesa da sempre, non viene ancora consegnata, finita, alla popolazione tuderte. Per mancanza di denaro per gli arredi e gli attrezzi, e perché i collaudi e le procedure richieste sono assai impegnativi, questo ciò che risulta da recenti dichiarazioni.
Crediamo che si stiano accampando scuse su scuse e che continuare a dare diffusione di false promesse, false motivazioni a sostegno degli stop dei lavori, e di altrettanto false tempistiche, a questo punto sia davvero di cattivo gusto.
Solo per citare le ultime, mirabolanti dichiarazioni, si è passati dall’apertura della palestra nella primavera del 2019, all’estate del 2019, all’anno scolastico corrente e poi per tagliare corto, ai termini prossima e imminente.
Sarebbe auspicabile, in una sensata ottica di governo, che l’Amministrazione comunale, prima di pensare a gestire iniziative attrattive di qualsivoglia natura (carnevalesca e non solo) provveda a concludere le questioni aperte, come questa appunto della palestra di Ponterio.
Una scuola in cui manca la palestra non è in linea con le richieste di questa società, men che meno competitiva, e tutto ciò che impedisce realizzazioni importanti per la crescita e lo sviluppo dei bambini è inaccettabile o, volendo usare un termine giustamente in voga, non più sostenibile.
Ci si interroga inoltre se l’assunzione di ruoli di responsabilità all’interno della Pubblica Amministrazione determini per forza di cose una distorsione della realtà e se a questo disturbo si associ un uso improprio dei vocaboli della lingua italiana. Prossima apertura chiediamo banalmente, cosa significa? O cosa volete debba significare, in questa deriva pure linguistica?
Chiediamo anche ad alcune rappresentanze politiche locali, che si sono espresse pubblicamente in merito alla palestra, come sia possibile esprimere SODDISFAZIONE per una situazione da paese in via di sviluppo e che cosa intendano con il termine imminente.
Si ritiene che il cittadino abbia il diritto di conoscere i fatti e le realtà che lo circondano, non fosse altro che per il fatto che è lui stesso che sta investendo su taluni progetti. Per questo chiediamo che gli interessati informino la cittadinanza in modo puntuale, dettagliato e leale, non come è accaduto finora, e che rendano spiegazioni plausibili, a sostegno delle numerose, troppe, battute di arresto che il cantiere della palestra ha subìto in questi anni. Magari con un’assemblea pubblica.