Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, durante la discussione per l’approvazione dello schema di convenzione per la suddivisione, tra i comuni onerati, delle spese di funzionamento del Giudice di Pace di Todi, qualcuno, con grande disinvoltura, è salito, senza averne merito, sul carro dei vincitori.
L’approvazione, con voto unanime, del punto all’ordine del giorno, era scontata vista l’importanza dell’unico presidio giudiziario della Media Valle del Tevere non solo in termini di giustizia di prossimità ma, anche, peri benefici derivanti dal maggior afflusso in città, in via di ulteriore incremento con l’entrata in vigore della riforma che ne amplierà le competenze.
Se, tra le forze politiche c’è stata piena sintonia su un atto necessario ad assicurare il buon funzionamento dell’ufficio e quindi un giovamento alla collettività’, non c’è, però, sfuggita l’ipocrisia del Capogruppo di Forza Italia e del Sindaco, i quali, nell’esprimere la propria soddisfazione, si sono dimenticati di non essere i protagonisti del percorso, non privo di ostacoli, che ha portato al mantenimento del Giudice di Pace e all’estensione della competenza territoriale sul Comune di Marsciano.
E’ stata, infatti, la piena e fruttuosa collaborazione di alcuni avvocati tuderti con i Sindaci Rossini e Todini, a far sì che, la Media Valle del Tevere, già pregiudicata dalla “deportazione” del Tribunale cittadino a Spoleto, sostenuta anche dal Sindaco e dal Capogruppo di Forza Italia, non venisse totalmente privata dell’importante servizio giustizia.
L’estensione della competenza del Giudice di Pace, anche sui territori ricadenti nel Comune di Marsciano, era una vecchia questione che si trascinava fin dall’ istituzione del Sezione Distaccata del Tribunale di Todi e che nessuna delle amministrazioni antecedenti a quella di Rossini, compreso il primo mandato di Ruggiano, era riuscita a risolvere.
L’obiettivo è stato finalmente centrato nel 2018 e non certo per merito delle forze del centrodestra, ma grazie all’iniziativa promossa da alcuni avvocati tuderti che, con l’apporto significativo dell’On. Walter Verini e del Partito Democratico di Todi, ha visto, con la pubblicazione del decreto del Ministro Orlando, il tanto auspicato accorpamento.
Al centrodestra tuderte, quindi, non è ascrivibile alcun merito per aver impedito che all’Ufficio del Giudice di Pace toccasse lo stesso destino del nostro ex tribunale, nonostante le entusiastiche dichiarazione dei suoi insigni esponenti per una coralita’ che non è mai esistita.
Il Capogruppo di Forza Italia, infatti, non si è mai interessato delle sorti del Giudice di Pace, in aderenza all’appoggio dato, in precedenza, agli artefici dell’accorpamento del Tribunale di Todi a quello di Spoleto e la sottoscrizione un fantasioso documento che aveva il fine di svilire la battaglia condotta, pressoché da quasi tutti gli avvocati e gli amministratori della MVT, affiche’ l’ accorpamento fosse, invece, con Perugia.
Il Sindaco, molto vicino all’ On Benedetti Valentini, uno dei fautori della conquista dei territoridella MVT, sì è limitato a reiterare, congiuntamente al Sindaco Todini, l’istanza diretta ad allargare la competenza del Giudice di Pace con l’aggregazione del territorio marscianese, già presentata, a tempo debito, al competente Ministero dal Sindaco Rossini.
Il Sindaco Ruggiano ha, quindi, dato seguito alle indicazioni suggerite dal funzionario ministeriale ai due avvocati tuderti che, tramite l’ On. Verini, lo avevano interpellato nella speranza, mai persa, di vedere potenziato il superstite presidio giudiziario.
Un atto dovuto, quindi, posto a tutela di un interesse collettivo al quale non sarebbe stato possibile sottrarsi.
Non solo una questione, politica, dunque,ci ha mosso,ma anche l’esigenza di ristabilire la verità storica dei fatti ed il rispetto dovuto a chi ha difeso gli interessi della collettività senza mai anteporre il proprio orientamento politico.
Avv. Roberta Marchigiani
Segreteria del Circolo PD di Todi Centro