lI“nostro” Cimitero più grande, quello che raccoglie il bacino territoriale a maggiore densità di popolazione, versa in condizioni senz’altro da segnalare ed anche da molto tempo.
Facemmo un reportage fotografico due anni fa, noi del MoVimento Tuderti 5 Stelle, notando con piacere e riprendendo in questo Cimitero un imponente impalcatura, con la quale si avviava un intervento di recupero, per il quale il Comune aveva stanziato 30000 euro. Si ergeva fiera lungo il lato destro del viale di sinistra del Cimitero, non coinvolgendolo per tutta la lunghezza ma per diverse decine di metri, aggrappata a tre blocchi di loculi che pare siano stati costruiti negli anni 60 del secolo scorso e che stavano cadendo a pezzi, rappresentando un serio pericolo per l’incolumità pubblica.
Pensavamo di non rivederla più l’impalcatura e che l’opera iniziata, inserita in un programma di lavori di riqualificazione, fosse giunta, se non al termine, un po’ più avanti di come l’avevamo lasciata.
Fino a pochi gg fa quando, ripercorrendo le stesse vie cimiteriali ci siamo resi conto che nulla è cambiato, Lei troneggia ancora, invecchiata, ricoperta interamente di ruggine ma attaccata alle strutture come ce la ricordavamo.
E pensare che si parlava invece, nel gennaio 2017, di questo, come del primo importante provvedimento in vista di altri lavori, di messa in sicurezza attraverso risposte concrete, sembrava arrivato il momento di dare una giusta considerazione ad un problema molto sentito dai cittadini. Che grande attivismo dopo il lungo e tenebroso periodo degli anni di fermo! L’ intervento si è trovato malauguratamente a cavallo di due amministrazioni, e ci pare che si finisce come al cambio di turno, come se lo slancio dei nuovi eletti rallentasse la corsa di tutto ciò su cui si erano impegnati i predecessori.
Chiediamo una riflessione sul senso di responsabilità che dovrebbe alimentare ogni tipo di lavoro, soprattutto quelli di natura politica e amministrativa visto che operano sulla cosa pubblica e che imporrebbe di terminare le opere avviate, in parte già finanziate.
Facciamo notare per completezza che questo Cimitero oltre alla rimozione di tutte le parti pericolanti e al rifacimento della copertura dell’edificio a sinistra dell’ingresso, necessita prima possibile di sistemazioni di natura idraulica. Si ricordi che durante le piogge l’allagamento impedisce il raggiungimento di alcune aree cimiteriali e che pozzanghere e zone stagnanti sono presenti a terra e sui muri anche in assenza di piogge. L’ala nuova di questo Cimitero, nonostante sia stata costruita dopo molto tempo rispetto alla struttura originaria non è immune dal problema umidità, i muri sono ricoperti quasi completamente da muffe, insalubri e indecorose che fanno bella mostra di sé in tutte le pareti, a cominciare dalla zona dell’ascensore e peggiorando sensibilmente nella parte sotterranea che si raggiunge pure attraverso scale scivolose e con crepe.
Inoltre si rendono necessari interventi di manutenzione per:
– Rifacimenti intonaci sui muri e sotto la tettoia di vaste zone loculi
– Sistemazioni gradini delle scale in muratura
– Sostituzione scale pericolose e acquisto di nuove scale
– Rimozione materiale da costruzione staccatosi dai pavimenti e corridoi
– Rimozione di elementi murari e di materiali di edilizia accatastati ai muri perimetrali zona interna
– Rimozione di oggetti da discarica posti fuori e dentro l’area cimiteriale
– Sistemazione crepe e parti di scollamento fra strutture attigue
– Sistemazione fili elettrici
– Rimozione gabbiotti arrugginiti
– Sistemazione e pulizia delle infestanti della rampa per accesso disabili area nuova
– Sistemazione chiesetta a cominciare dal portoncino
Da aggiungere che appena a sinistra dell’ingresso al Cimitero c’è un edificio, per la sua posizione si presenta immediatamente ai visitatori, che sia esternamente che internamente non ha niente da invidiare ad una discarica; la sua porta è aperta e custodisce cumuli di calcinacci (vedere foto), le sue finestre presentano vetri rotti e ci sono bidoni colmi e insufficienti, data la quantità del materiale presente.
Tornando al tema scottante di questo Cimitero, il 19 dicembre 2019 veniamo a sapere dai Servizi opere pubbliche, manutenzioni, cimiteri, espropri (det. 01306) che qualcosa si muove, che il Progetto è finanziato con fondi propri di bilancio (2019-2021) e che sono state attivate le procedure di affidamento dei livelli di progettazione successivi al minimo (molto chiaro per chiunque quest’ultimo periodo). Alcune parole o stralci di frasi però si comprendono.
A partire dalla parola Progetto (se è un Progetto uno studio tecnico iniziale ci sarà stato no?), poi volontà di provvedere al rifacimento della copertura…..perchè fatiscente e pericolante, assunzione dell’impegno di spesa, incasso di una somma di 47694,40€ di cui 4270 utilizzati (per il progetto iniziale o per il montaggio delle impalcature?). Compaiono sigle come FPV (abbiamo appreso che trattasi di un fondo pluriennale vincolato ma da chi?), principio di correlazione (non si finisce mai di imparare), programma triennale delle opere pubbliche ( visto che sono pubbliche potrebbero essere maggiormente rese note no?), legittima conservazione delle risorse accantonate….non impegnate (qui il gioco si fa duro).
Dite che il quadro economico dell’opera pubblica è intero e volevamo semplicemente sapere, per vederlo intero, quante generazioni devono succedersi. Ci appelliamo inoltre al D. lgs 33/2013 che forse ci permetterà di leggere altre vostre pubblicazioni (siete obbligati no?) relative all’argomento.
Al momento un grande in bocca al lupo a chi si sta impegnando alla predisposizione del Progetto di completamento (quanti progetti da qui alla fine, un’anticipazione?) avendo accettato la proposta del Comune. Le parole: “ in tempi brevissimi” si capiscono e ci rincuorano.
L’ultima curiosità: ma le entrate che costituiscono la copertura dell’intera spesa di investimento da chi devono essere interamente accertate?