Un’ampia partecipazione di un pubblico attento ed interessato, proveniente anche da fuori città, ha fatto da cornice all’incontro sui 500 giorni di D’Annunzio a Fiume, promosso dall’Associazione ex allievi del Liceo e da Opes Cultura nel centenario dell’impresa di Gabriele d’Annunzio, non a caso cantata come “Oltre le belle, bella” dallo stesso Poeta.
Dopo l’introduzione del giornalista Pier Francesco Quaglietti, che ha coordinato l’incontro ,e dopo il saluto dell’Assessore alla cultura Claudio Ranchicchio, il Prof. Giuseppe Parlato, docente universitario di storia contemporanea e Presidente della Fondazione Renzo De Felice-Ugo Spirito, ha magistralmente ricostruito il clima politico e culturale dell’Italia del 1919, appena uscita dalla grande guerra, ed ha sottolineato l’originalità dell’esperienza fiumana, che coniugò la passione nazionale e lo sdegno contro la “vittoria mutilata” con l’ansia di giustizia sociale e con la richiesta di libertà e di autonomia che trovò una significativa espressione nella “Carta del Carnaro”, in larga parte riconducibile all’opera di Alceste De Ambris e ai principi del sindacalismo rivoluzionario.
Manfredo Retti, professore emerito del Liceo Classico e riferimento da sempre della vita culturale della città, ha tratteggiato le figure di due concittadini, Luigi Mariani e Gustavo Coccanari, che pur diversi per età e per formazione parteciparono entrambi all’impresa di Fiume, lasciando ricordi scritti di quell’avventura in belle pagine autobiografiche di cui è stata data lettura, con vivo interessse dei presenti.
Un dibattito partecipato, a cui hanno dato un importante contributo anche i discendenti dei due legionari tuderti, ha concluso la serata, che ha rappresentato un momento “alto” di riflessione e di approfondimento sulla nostra storia nazionale.