Assessore Marta: “Abbiamo raggiunto traguardi importanti, ma c’è ancora molta strada da fare”
La città di Todi ancora protagonista sulla scena dell’Unione europea. Nei giorni scorsi, l’assessore alle Politiche familiari sociali e scolastiche Alessia Marta ha rappresentato il Comune di Todi a Bruxelles alla prima “Convention del network dei Comuni amici della famiglia”, alla presenza della presidente Elfac, Maria Regina Florio Maroncelli.
Scopo della convention era conoscere e scambiarsi buone pratiche in ambito di politiche familiari a livello internazionale, oltre alla consegna della certificazione di membri del network, ricevuta per l’Italia dai due comuni di Todi e Alghero, dove sono operativi due uffici per le politiche familiari gestiti in regime di convenzione direttamente dall’Associazione nazionale famiglie numerose.
Sono intervenuti fra gli altri Attila Beneda, della segreteria di Stato per la famiglia e la gioventù del ministero di abilità umane dell’Ungheria, Marco Zullo e Jeorge Buxeadè, membri del parlamento europeo, Petra Aczél dell’Università di Budapest, Vincenzo Bassi, vicepresidente della Fafce, la Federazione delle associazioni familiari cattoliche in Europa.
Momento fondamentale è stato il confronto con paesi come l’Ungheria e la Polonia dove avere investito nelle politiche familiari attuate da circa un decennio ha permesso di raccogliere frutti significativi misurabili in un importante crescita demografica. Per questa ragione, il Governo guidato da Viktor Orban destina il 4% del suo prodotto interno lordo allo sviluppo di politiche a favore della famiglia. La ricetta ungherese ha portato infatti a registrare, nel 2017, il più alto tasso di natalità e matrimoni degli ultimi 20 anni.
“Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti in così poco tempo dal nostro comune, riconosciuti anche in ambito europeo”, ha commentato l’Assessore Marta. “Rimaniamo tuttavia consapevoli che è ancora molta la strada da percorrere insieme ad associazioni, istituzioni e società, per raggiungere quegli obbiettivi che in altri Paesi stanno già arrivando. Siamo comunque riusciti ad elaborare un modello partendo da un’analisi della nostra situazione socio-economica, abbiamo fissato dei traguardi e in seguito predisposto strumenti per attuarli secondo il criterio della sostenibilità”.