“ Ho avuto più occasioni, dolorose, di dover accedere per bisogni sanitari acuti e cronici della mia famiglia a questo Presidio Ospedaliero ed ho sempre riscontrato puntualità, efficienza ed efficacia nelle prestazioni assistenziali ed anche, il che non guasta mai in queste situazioni di difficoltà, grande disponibilità umana del personale.
E perciò dico Grazie.
Grazie a tutto il Personale.
Mi preme subito dire che questo non è il tempo né il posto per disquisire solo di fatti politici, anzi, poiché si tratta di un dibattito che riguarda la nostra salute, penso ci si possa e ci si debba esimere da feroci dispute politiche e che, al contrario, si debba dare un contributo a lavorare senza paraocchi, senza preconcetti né pregiudizi politici, ma con la voglia di confrontarsi a viso aperto, portando ciascuno di noi una piccola pietra non per ricostruire nulla poiché ciò che abbiamo a disposizione è già molto ma semplicemente per metterlo in grado di funzionare più compiutamente.
E lavorare senza paraocchi significa in primo luogo dare il proprio modesto contributo perché da oggi possa ripartire un programma per il futuro del nostro Ospedale.
Ovviamente per stilare un Progetto insieme al Personale, per i necessari accorgimenti tecnici.
Un Programma serio per il nostro Ospedale che abbia due capisaldi:
– la messa in sicurezza dei servizi operanti, che ricordiamo sono i 4 basali degli ex Ospedali di zona di Todi e Marsciano (Chirurgia, Medicina, Ostetricia e Pediatria) arricchiti di alcuni altri più specifici, con una dotazione di personale adeguata.
Senza nasconderci tra le parole diciamo che il vero problema è questo, di rimpolpare l’assetto funzionale, il quadro complessivo del personale.
Tra l’altro ciò costituirebbe un Polo che potrebbe essere di attrazione per altre qualificate professionalità, oltre che per affrontare in maniera decisa perplessità e dubbi della cittadinanza.
Ma attenzione, il dibattito di oggi dovrà proseguire e servire anche a fare una valutazione della quantità dei servizi offerti dai servizi distrettuali.
A questo proposito, cercando di essere più chiari possibile, va detto che ci sono stati due fattori, che vanno modificati, che sono stati la causa di tante titubanze rispetto alla considerazione che abbiamo dei servizi sanitari.
Il primo è rappresentato da una carenza di informazione ai cittadini da parte delle strutture sanitarie a ciò deputate su quanto e come abbia prodotto il nostro Presidio in termini di risposta alla domanda di salute.
Noi pensiamo che il non averlo fatto in maniera sistematica, e ciò vale anche e soprattutto per il sistema sanitario regionale, utilizzando anche i social, abbia determinato uno scollegamento che ha dato l’impressione di una arroganza che non c’è mai stata.
In questo ambito occorrerà aprire una fase nuova anche in collaborazione con i Medici di base che superi il livello del rapporto tra Medici dei vari servizi: il rapporto coi Medici di base, a nostro parere e con uno sforzo da ambo le parti dovrà essere più strutturato e più costante.
Il secondo fattore che crea, anche attraverso sistematiche fake news, insicurezze e dubbi, è ben più forte e dannoso, se volgiamo lo sguardo al clima che si respira di promozione pubblicitaria del settore privato rispetto al servizio pubblico.
LA DELEGITTIMAZIONE DI QUESTI ANNI risiede in un preciso interesse, che è di livello nazionale, regionale e locale, tendente a spostare dal pubblico al privato servizi assistenziali essenziali.
Salvo poi, quando il gioco si fa duro e le Cliniche Private a dare una assistenza compiuta, non ce la fanno, ridare indietro i pazienti alle strutture pubbliche.
Ecco, tanto per intenderci se c’è qualcosa da rimproverare degli anni passati è la eccessiva acquiescenza verso le strutture private, con inaugurazioni inappropriate, con arrendevolezze ad esempio sul piano della immediatezza delle prestazioni ambulatoriale che, di fatto, hanno spinto i cittadini verso il privato.
GUARDATE CHE QUESTA ATTENZIONE AL PRIVATO è stata fomentata da ben individuati gruppi politici, i quali, se andranno al Governo della Regione, porteranno a compimento il loro disegno di sempre, di ridurre gli spazi del pubblico per dare più soldi, poi ricchezza al privato.
A riprova di ciò portiamo l’ultimo intervento di qualche giorno fa di un Autorevolissimo Politico della Lega, il quale candidamente ha detto che la Medicina di Base va annullata, ELIMINATA.
Ora, appunto, a parte la brutalità di un discorso che non cita dati, risultati e che poteva e doveva essere scandito come una opportuna riflessione su un servizio, mi pare che la cifra di ciò sia quella di cui sopra, la voglia di PRIVATO.”
Andrea Vannini – Consigliere Comunale PD Todi