La notizia della scomparsa di Marco Grondona ci addolora e ci lascia orfani di una persona di grande cultura, che amava Todi, la sua città natale, da cui non si era mai allontanato del tutto.
E’ stato anzi, negli anni, proseguendo e tenendo viva la memoria del padre Carlo, un cultore della storia cittadina e dei suoi tesori d’arte, che ha cercato di rendere fruibili a cittadini e turisti con la pubblicazione della famosa guida “Todi: guida storica ed artistica”.
E’ rimasto un protagonista della vita culturale cittadina a cui ha sempre partecipato, in maniera autonoma ed originale, con l’intento di far crescere nella comunità l’amore per la conoscenza della musica e per il piacere di ascoltarla. Ricordiamo le serate trascorse nella sua casa per la rassegna “Musica in Giardino”, che si è svolta per alcuni anni nell’ambito di Todi Festival, o la volta in cui il suo terrazzo divenne palcoscenico per i concerti di “Musica dal Cielo” in occasione di un’edizione della Festa Europea della Musica.
Attivo nella vita democratica di Todi è ancora vivo il ricordo della sua tenace e alta difesa da iniziative incaute di un bene architettonico fondamentale della città, come il tempio di S. Maria della Consolazione, e la sua capacità di coinvolgere nelle iniziative di tutela di quel bene prezioso grandi personalità della cultura del Paese.
Amante della storia della sua città e dell’Umbria svolgeva, in collaborazione con diversi insegnanti delle scuole di Todi, un’attività divulgativa sul patrimonio culturale di Todi suscitando attenzione e passione.
Recentemente gli era stato attribuito il premio letterario “Raccontami l’Umbria in un libro”.
Marco Grondona insegnava Critica Musicale all’Università di Pisa. Molte le sue pubblicazioni di critica e di analisi del testo musicale. Concepiva l’insegnamento dell’arte musicale non come la trasmissione di nozioni astratte ma come la possibilità di coinvolgere nell’ esperienza del piacere dell’ascolto quante più persone possibile. Lo si intuisce dalle parole usate per descrivere il suo corso di studi “…Quel che conta … è percepire il peso sonoro d’un fenomeno sforzandosi di coglierne il suggestivo contenuto di verità caratteristico dei suoni piuttosto che sciupare la fantasia e ridurli ad etichetta, peggio ancora se soffocata dai numeri: ciascuno di voi ha diritto a sognare dinanzi ai Pink Floyd, a Yesterday e persino ad una ballata commovente come So young di Roy Orbison (provare per credere). Figuriamoci davanti ad un walzer di Chopin o alla Settima di Beethoven! Armonia, giro armonico, bridge, chorus: questa è la musica….”
Traspare da queste parole la passione per la musica e per la bellezza della cultura che tentava di trasmettere a chiunque e in ogni luogo.
Alla sua famiglia e a sua moglie Lucia Mencaroni, affermata musicologa e promotrice anche lei di eventi musicali a Todi, compagna di una vita, la nostra vicinanza e l’espressione delle più vive condoglianze.
Partito Democratico – Todi