Dissuasori di parcheggio, aree per il carico e scarico delle merci nel centro storico, sicurezza nelle periferie: questi i temi centrali affrontati dal direttivo di Confcommercio Todi nella sua ultima riunione,vere e proprie emergenze per gli imprenditori del territorio, scontenti e perfino disorientati per il comportamento dell’amministrazione comunale, che sembra aver rinunciato ad una condivisione vera delle sue scelte con i cittadini di Todi.
Spunteranno altri paletti nel centro storico? Questo è,ad esempio, uno degli interrogativi che si pongono oggi gli imprenditori. E il direttivo di Confcommercio esprime tutta la sua preoccupazione: “Da due anni a questa parte, il Comune ha deciso tutto senza condividere con popolazione e associazioni di categoria. Siccome oramai le voci si fanno insistenti, si teme che anche in Piazza del Popolo verranno installati, almeno nella parte verso il palazzo della Pretura, i dissuasori previsti dal piano del nuovo arredo urbano.
Non si capiscenemmeno come e se verranno inseriti i dissuasori mobili nella zona davanti ai Voltoni per permettere l’attraversamento della Piazza stessa: in assenza di notizie certe, i commercianti della zona sono abbastanza agitati, per non dire di peggio”.
Nel chiedere aperture e chiarimenti, il direttivo Confcommercio ricorda all’amministrazione comunale che su tante proposte provenienti dal mondo delle imprese – il nuovo ascensore di Porta Orvietana, il parcheggio di Simoncino… – c’è da sempre un pesante e colpevole silenzio da parte di chi governa la città.
“Vogliamo o no rendere questa città più accessibile o la vogliamo lasciare alla situazione di 30 anni fa?” chiede il direttivo Confcommercio. E ancora: “i componenti dell’amministrazione comunale ci vogliono almeno informare di quello che hanno in testa? Potrebbe anche piacere ai tuderti… oppure potremmo trovare delle soluzioni condivise…. potrebbe però non piacere affatto!”
Non si hanno risposte chiare e convincenti nemmeno sul problema delle aree di carco e scarico delle merci nel centro storico, già denunciato con forza da Confcommercio Todi, che pone casi e questioni molto concrete.
Via Ciuffelli: ad oggi non ha zona di carico e scarico; si dice sia stata deliberata, ma ancora non c’è traccia.
Piazza Garibaldi: la zona per il carico e scarico è invasa da tutti, compresi dipendenti e amministratori di enti pubblici, tranne che da chi veramente deve rifornire il proprio esercizio. Confcommercio chiede più controllo e il rispetto delle regole.
Liceo Scientifico: c’era una volta la zona di carico e scarico; ora ci sono i dissuasori per ragioni di sicurezza. “Vogliamo adibire quel poco di spazio rimanente a zona di carico e scarico per le poche attività ormai rimaste in zona e il cui destino è appeso a un filo?”, domanda Confcommercio Todi.
Dura la posizione dell’organizzazione di categoria su un altro tema molto sentito dai tuderti.
“Sotto gli occhi di tutta la cittadinanza – denuncia il direttivo di Confcommercio – c’è il ripetersi, ormai da parecchi mesi, di furti e scorribande in abitazioni private e in aziende, in particolare nelle zone periferiche come Ponterio e Pian di Porto, a cui si aggiunge, sempre nelle stesse zone, la presenza di tanti venditori abusivi. Ma non si era parlato di un progetto sicurezza con installazione di telecamere? A che punto è il progetto? Non era stato coinvolto anche il Ministero dell’Interno in questo? E’ possibile che i cittadini debbano vivere nella paura 24 ore al giorno? Vorremmo i chiarimenti su questo punto tanto a cuore all’amministrazione Ruggiano, che però, negli ultimi mesi, sembra essere finito nel dimenticatoio”.