Quanto sventolato dalla Lega in tema immigrazione è la vetta della disonestà intellettuale nei confronti dei cittadini di Todi, in primis per chi ha votato questi grossolani affabulatori. La mancanza di fondi per i lavori pubblici (già mutilati da anni di gestione da parte del centrosinistra), viene proditoriamente spiegata con la necessità di accollarsi i costi della gestione dell’accoglienza, cifre alla mano, a causa della chiusura del CAS. Giocoforza, i tuderti, già gravati dall’aumentato costo dei servizi, saranno ulteriormente portati all’intolleranza nei confronti degli immigrati e del sistema di accoglienza. Ma chi ha fatto (e continua a fare) propaganda sulla chiusura dei centri? Proprio la Lega, che scarica scientemente sui Comuni il costo della gestione dell’accoglienza, con un Decreto Sicurezza che, di fatto, incita alla guerra tra poveri. Al cittadino tuderte, con la via di casa ridotta a un tratturo, si indica che la causa dei suoi mali è l’immigrato, mentre decine di suoi concittadini che lavorano nell’accoglienza, già malvisti per il loro encomiabile impegno civile e sociale, rimangono disoccupati, impoverendo un tessuto economico già fortemente depresso. Viene quasi da chiedersi dove sia finito il fiero antieuropeismo tanto sbandierato in campagna elettorale da Lega e CasaPound (vassalli opportunisti, oggi in quota Lega, domani chissà). Mancano i fondi per sistemare le strade? Disattendano il vincolo del pareggio in bilancio, allora, e finanzino i lavori in deficit, se tengono ai propri elettori. Ma noi comunisti lo sappiamo, non accadrà mai: il vizio della peggiore destra italiana è fare il forte col debole, e il servitore zelante col padrone.
Partito Comunista – Media Valle del Tevere