La Fornace Toppetti, attività storica insediatasi da tempo nel territorio tuderte, di antica tradizione nella produzione dei laterizi, che si trova nelle immediate vicinanze del centro storico, appena sotto le mura, desta da anni molte preoccupazioni.
Il MoVimento Tuderti 5 Stelle locale, si è occupato e continua ad occuparsi di essa, del suo ciclo produttivo, dei sistemi di filtraggio usati, dei protocolli di lavoro, dei tempi, dei controlli effettuati dall’ ARPA sui fumi prodotti, insiste nel tentare di conoscere insomma i molteplici aspetti che riguardano questa fabbrica.
Non è stato facile e/o possibile, e non lo è tuttora, accedere all’acquisizione degli elementi che servirebbero ad escludere, senza ombra di dubbio che tale attività non adotti tutte le misure di legge previste, che il suo processo produttivo non abbia cioè delle ricadute indesiderate e taciute sull’ambiente e sulla salute degli abitanti (in particolare correlate all’oncogenesi). Si sono registrati numerosi casi di insorgenza di cancro, su persone residenti appunto in zone limitrofe alla fornace, forme tumorali, che potrebbero essere correlate, per tipo ed organi colpiti agli inquinanti atmosferici. O forse no?
Le statistiche e le documentazioni relative a studi comparativi fra le patologie diffuse e gli inquinanti atmosferici prodotti da una fornace potrebbero e dovrebbero assicurare quantomeno una risposta. Purtroppo tali documenti sono ignoti, né esistono specifici studi di corte di parte pubblica.
All’interno del gruppo pentastellato non sono mancati interventi da parte di professionisti competenti nel settore chimico, secondo i quali i controlli di Arpa Umbria, effettuati anche a seguito delle sollecitazioni del gruppo stesso, non sarebbero stati condotti nel modo giusto, né per ciò che concerne i siti di installazione delle centraline di rilevazione ed il loro funzionamento discontinuo, né per la scelta delle molecole e dei composti testati.
Parlando con la maggior parte degli abitanti che vivono più o meno vicino alla fornace, chi appena sopra, più in collina e chi nella pianura sottostante nei pressi del centro sportivo di Pontenaia, abbiamo acquisito molti elementi, riconducibili e/o provenienti dalla fornace: fumi maleodoranti persistenti e tenaci ( di cui si impregnano i capi di bucato stesi), che dal naso arrivano a bruciare in gola; polveri finissime di colore scuro, fortemente infiltranti che si depositano fin dentro le abitazioni; nubi dense, generate dalla fornace, che aleggiano per ore ed ore a diverse altezze, assumendo forme varie e dissolvenze più o meno rapide a seconda dei venti e della stagione. Il tutto sembrerebbe accentuato, secondo le testimonianze, durante i fine settimana e sempre secondo i residenti,si verificherebbero trasporti di mattoni in orari e giorni insoliti.
I tempi impongono delucidazioni esaurienti, complete e rapide in merito all’argomento, da parte di tutte le forze coinvolte, private e pubbliche, che responsabilmente, rompendo un silenzio prolungato perciò malevolo e ingiusto, sono tenute, non più invitate, a rassicurare i cittadini. Su due questioni, le più importanti per l’umanità: la salute del pianeta nelle sue componenti (aria, acqua e suolo), e quella delle persone che lo abitano.