«Occorre dire al sindaco Bruscolotti», afferma Luana Sensini Passero, referente territoriale della Lega, «che gli alloggi a canone sociale, ossia le case popolari, che di recente ha consegnato sono cinque e non sei. Infatti un attico messo a disposizione dall’Ater le è stato rifiutato da un marocchino. La notizia, di dominio pubblico, ci è stata riportata da diversi cittadini. Tuttavia, sinceramente, non comprendiamo la rinuncia da parte del magrebino, naturalizzato o meno che sia, in quanto la casa popolare è un bene ambito sia dagli italiani, sia dagli stranieri. Né, parimenti, non comprendiamo il comportamento dell’amministrazione comunale che ha offerto una casa popolare e ha ricevuto un secco rifiuto da parte del marocchino».
«Come mai un cittadino marocchino, con famiglia», si chiede la Sensini Passero, «rifiuta una casa popolare nuova di zecca rischiando di essere escluso dall’Ater dalla graduatoria delle case popolari? Altri cittadini di Massa Martana, che aspiravano ad avere quella stessa casa popolare e che invece sono stati esclusi, ci hanno detto che il marocchino avrebbe ricevuto dall’amministrazione Bruscolotti la certezza di avere presto un’altra casa popolare, di metratura più grande. Il Pd sta cercando di ottenere voti dalla comunità musulmana locale visto che gli italiani non li votano più? Oppure c’è da pensare che l’Ater consegni case non adatte ad essere abitate? Aspettiamo spiegazioni dall’amministrazione Bruscolotti e dall’Ater. Noi della Lega sappiamo che, anche a Massa Martana, ci sono cittadini italiani che, nonostante i bassi redditi e percentuali d’invalidità davvero rilevanti, attendono da molti anni la casa popolare dal Comune e dall’Ater. E che c’è stato un cittadino marocchino che, invece, l’ha rifiutata al Comune».
«Vogliamo chiarezza sul criterio di assegnazione delle case popolari a Massa Martana», afferma il segretario regionale della Lega, Virginio Caparvi. Per scegliere l’appartamento che più aggrada le proprie esigenze ci si deve rivolgere al mercato immobiliare, non richiedere la casa popolare. Terremo gli occhi apert