«Dalle analisi dell’Asl e dell’Arpa», afferma la referente massetana della Lega, Luana Sensini Passero, «sapevamo già che l’acqua di alcuni pozzi privati a Massa Martana, a Cimacolle e dintorni, erano inquinati. Ora abbiamo anche la certezza che il sindaco Maria Pia Bruscolotti, su richiesta dell’azienda Center Pig, come lei stessa riporta nell’ultima ordinanza (la n. 85 del 1° agosto scorso), ha fatto retromarcia “mitigando” una sua stessa precedente ordinanza pur a maggior tutela della salute pubblica. Ne prendiamo atto, senza comprenderne le ragioni. Compito di un sindaco è difendere la salute pubblica e, in casi come questo, il buon senso direbbe che la prudenza non è mai troppa».
«Adesso “un cittadino”», aggiunge la Sensini Passero, «non si sa chi e a quale titolo pretenderebbe rassicurare la nostra comunità, facendo pubblicare analisi senza alcun riferimento (il suo nome e cognome, il luogo e l’ora del prelievo del campione di acqua, il laboratorio che avrebbe effettuato le stesse analisi, ad esempio). Invece le sue analisi sono “ignote” e, dunque, prive di qualunque significato».
«Il privato cittadino che tenta – essendone un simpatizzante – di difendere amministratori silenti e chiusi nelle loro stanze», conclude la leghista, «indirettamente, ci informa pure che egli innaffia l’insalata e i pomodori del suo orto con l’acqua inquinata del suo pozzo. Libero di farlo. La Lega continua a chiedere chiarezza a tutela della salute pubblica all’amministrazione comunale, visto il comportamento contraddittorio e tentennante del sindaco, pure sulle sue stesse ordinanze e, dunque, sulle sue stesse decisioni. Quello che conta, infatti, è che l’acqua dei pozzi privati in questione torni a essere potabile quanto prima. Che i nostri amministratori ci dicano come e quando».