Carlo Petrini, presidente di Federmoda Umbria

 

L’elezione è avvenuta al termine del workshop “Il negozio di Moda tra presente e futuro” che ha fornito dati di mercato e indicazioni operative per uscire dalla crisi del settore

 

4 obiettivi subito definiti: riduzione delle tasse locali, chiusura dei negozi nei giorni festivi, riconoscimento dei negozi storici, collaborazione con le scuole professionali per qualificare giovani addetti alla vendita nel settore.

Carlo Petrini, imprenditore spoletino confermato oggi alla presidenza di Federmoda Umbria Confcommercio, mette subito le carte in tavola, al termine dell’Assemblea elettiva della organizzazione che si è svolta nella sede perugina di Confcommercio, chiamando a raccolta sul suo programma un nutrito gruppo di imprenditori, provenienti da tutta l’Umbria, che hanno deciso di mettersi in gioco e che sono stati eletti nel nuovo consiglio Federmoda Umbria, in carica per i prossimi quattro anni.

Un entusiasmo e una voglia di fare che non può che giovare al settore, provato da una crisi lunga dieci anni, che solo negli ultimi sei ha causato un saldo negativo di 20 mila imprese.

Il nuovo consiglio Federmoda Umbria è dunque composto da Massimiliano Baccari (Castiglione del Lago), Gian Marco Baciucco (Giano dell’Umbria), Emanuele Baldini (Spoleto), Cristian Braganti (Città di Castello), Gianmarco Buono (Terni), Marco Capoccia (Guado Tadino), Claudia Carducci (Foligno), Paola Casagrande (Foligno), Marco Cenci (Corciano), Roberta Colarieti (Terni), Daniele Lanuti (Gualdo Tadino), Rosanna Nardelli (Gubbio), Francesca Romana Piliego (Spoleto), Leopoldo Rossi (Città della Pieve), Angelo Santarelli (Gualdo Tadino), Michele Temperini (Corciano), Giancarlo Toccaceli (Marsciano).

Il negozio di Moda tra presente e futuro

“Un futuro per il dettaglio moda ci sarà di sicuro… ma solo per chi se lo saprà conquistare! Bisogna imparare a fare le cose in un modo nuovo”, ha detto in sintesi Massimo Torti, segretario generale di Federmoda Italia, che ha illustrato dati di mercato, strumenti e strategie per fare innovazione alla folta platea di imprenditori umbri, convocati questa mattina nella sede Confcommercio a Perugia per il workshop “Il negozio di Moda tra presente e futuro e, subito dopo, per l’assemblea elettiva dell’organizzazione.

Gli imprenditori umbri hanno animato anche un vivace dibattito sui rischi e le opportunità del negozio di moda ai tempi di internet, partendo dalla contrazione della quota di mercato destinata al comparto vestiario e calzature, che è passata dal 7,7% del 1995 al 6,2% del 2017. 

L’andamento complessivo del settore moda sta tornando a registrare un segno positivo, come dimostrano i dati relativi agli acquisti con carta di credito, che lo scorso anno in Italia sono aumentati dell’1,9%, ma in Umbria solo dello 0,4%.

I dati umbri dei primi cinque mesi del 2018 sono troppo altalenanti – ad un -5,1% di gennaio si contrappone il +2,4% di maggio – per avere indicazioni certe sul prossimo futuro. Ma sono molti gli imprenditori che prevedono per l’anno in corso un aumento dei ricavi.

Certo, è stato chiarito nel corso dell’incontro, bisogna darsi da fare. Perché Il nuovo paradigma del dettaglio consiste in un approccio su più fronti che incrocia canali fisici e digitali, che possono e devono funzionare in simbiosi invece che in contrapposizione.

Ed ecco, la fotografia scattata da Federmoda su come sta evolvendo in Umbria la relazione tra moda e web.

Il sito web: circa una impresa su tre possiede un proprio sito web che viene principalmente usato come vetrina o come strumento di vendita di prodotti che possono essere acquistati anche in negozio.

Le vendite online: il 13,6% delle imprese del settore moda vende i propri prodotti online e lo fa principalmente attraverso il proprio sito web.

Utilizzo dei social network: una impresa su due utilizza i social network per promuovere la propria attività aziendale, Facebook è di gran lunga (97,7%) la piattaforma più utilizzata, segue Instagram (34,3%), Twitter (7,5%) e You tube (1,9%).