Alla ricerca del tempo…perduto, inutile e ritrovato

 

Due appuntamenti per scoprire un libro che non si farà dimenticare.

Il primo ad Acquasparta, venerdì 23 marzo alle 18:30, presso la Casa della cultura (ex convento di San Francesco) organizzato da Bottegart, Associazione culturale animata e guidata da Paolo Antonio Manetti.

Il secondo a Todi, mercoledì 28 marzo alle ore 17:30 presso la Libreria Ubik (Via Ciuffelli, 1).

Protagonista sarà il libro “Il cercatore del tempo. Trentatrè racconti di quotidiana magia” (Futura Edizioni) di Mirko Revoyera, contastorie, attore, scrittore e tanto altro, diplomato con Laurea honoris causa presso l’antica e nobile Università dei Ciarlatani.

Fabiola Bernardini, direttrice della Biblioteca comunale “L. Leoni” di Todi, solleciterà autore e pubblico alla scoperta dei prodigiosi accadimenti e delle misteriose magie che sono il filo conduttore delle storie narrate da Mirko Revoyera. Ruolo fondamentale nella narrazione degli eventi avrà il commento della chitarra del maestro Paolo Antonio Manetti.  I racconti, scritti in chiave teatrale perché possano essere narrati come fossero fiabe, vi permetteranno di incontrare il bambino che fabbricava le nuvole, il direttore del più grande circo del mondo, una strega spietata e un’altra amatissima cui i compaesani affidano i propri neonati, una maestra che non abbandona la sua scuola nemmeno da morta, un violinista di legno nelle strade di Napoli, un chitarrista perduto senza ritorno dentro la sua musica, un uomo che cerca il Tempo e le ragioni della vita terrestre in ogni angolo dell’Universo, e con loro, molti altri personaggi.

Tema centrale quindi la realtà che incontra l’immaginazione e la meraviglia. Possiamo chiamarla magia, come fa anche l’Autore, ma il termine, non rende appieno la complessità dello sguardo di Mirko Revoyera sul mondo che ci circonda. C’è qualcosa in più, molto di più che solo la lettura vi permetterà di scoprire perché i trentatrè racconti sono immersi nello scorrere del tempo che riguarda ognuno di noi, ma del quale è inutile preoccuparsi, è un tempo ciclico, un eterno ritorno all’uguale dove la morte è presenza fissa e costante perché compagna della vita: dinanzi alla morte come di fronte alla vita siamo tutti essenzialmente soli.  Nessuno spavento, nessuna tristezza: i morti in questi racconti non tormentano i vivi, fanno loro visita per alleviare un po’ di solitudine come si fa con un vecchio amico.

Tutto ciò mescolato ad arte rende il libro unico e imperdibile con brani rodati, limati e raffinati grazie alla recitazione dal vivo e alla musica che li ha cullati come potrebbe fare il mare in una calma giornata di giugno.

Mirko Revoyera è una grande narratore, la dedica al maestro Eduardo Galeano “che ora vive in ogni foglia del mio giardino” rende l’idea della sua formazione, e la sua scrittura non teme confronti con i grandi del realismo magico sudamericano da “Il gioco del mondo” di Cortazar, ai “Cent’anni di solitudine” di Marquez, a “La casa degli spiriti” di Isabel Allende …”dove la verità prosaica delle cose materiali si confondeva con la verità tumultuosa dei sogni”.

Non perdetevelo.