Il Partito Democrato viene travolto dall’avanzata della Lega,inarrestabile,e dal Movimento 5Stelle. L’Umbria,la “regione rossa”,una terra dove l’apparato del Partito Comunista Italiano e le successive sigle hanno governato per decenni condizionando la vita della società locale,ora ha deciso di cambiare fisionomia politica ! Il Partito Democratico non ha percepito in pieno i cambiamenti sociali oppure i suoi funzionari e rappresentanti istituzionali hanno pensato che i “mugugni” erano tanti ma risolvibili alla fine nel segreto dell’urna.Con il voto del 4 marzo 2018 è stato messo in discussione non solo quell’apparato politico che pensava ancora oggi di rappresentare una società civile stanca,delusa,preoccupata,ma la struttura burocratica,altamente politicizzata,che ha permesso al Partito Comunista prima,ai DS e al PD poi di governare l’apparato pubblico !
Dei cinque collegi,guardando la disfatta del PD ( i tre della Camera e i due del Senato) gli eredi di quella forza politica che ha condizionato partito la storia della regione non riescono a vincerne neppure uno ! Alla Camera, in quello Perugia-Trasimeno,un collegio altamente rappresentativo, vince Emanuele Prisco, in quello Foligno-Altotevere si impone in modo ancora più netto il leghista Marchetti contro Bocci. A Terni stravince Raffaele Nevi con l’ex ministro Cesare Damiano terzo dietro il M5Stelle. Non dimentichiamo che Bocci e Damiano arrivano addirittura terzi. Al Senato ce la fanno Franco Zaffini nell’Umbria 1 e Donatella Tesei nell’Umbria 2, con due vittorie larghe,non di misura.