I consiglieri regionali del Movimento 5 stelle, Maria Grazia Carbonari e
Andrea Liberati, hanno presentato un’interrogazione urgente per “conoscere
gli esiti di richieste di risarcimento e azioni di responsabilità
riguardanti le vicende dei Consorzi Tns e Crescendo”.
(Acs) Perugia, 31 ottobre 2017 – “Da troppo tempo non si parla più dei
Consorzi TNS e Crescendo, i carrozzoni della politica che, invece del tanto
propagandato sviluppo, hanno creato soltanto una voragine di perdite, finché
sono stati messi in liquidazione nel 2013, quando la situazione era ormai
disperata”: lo affermano i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle,
Maria Grazia Carbonari e Andrea Liberati, che hanno presentato
un’interrogazione alla Giunta regionale chiedendo conto di “richieste di
risarcimento e azioni di responsabilità”.
“Secondo il bilancio 2016 – spiega Carbonari – il Consorzio Crescendo
ha infatti un valore negativo per oltre 2,7 milioni di euro, i suoi debiti
superano i 6,1 milioni di euro e dal 2010 ha realizzato un totale di oltre
5,4 milioni di euro di perdite. Il Consorzio TNS ha un valore negativo per
oltre 12,2 milioni di euro, i suoi debiti superano i 28,4 milioni di euro e
dal 2008 ha realizzato un totale di oltre 26 milioni di euro di perdite. Nel
2015 la Giunta Marini ha inserito nell’Assestamento di bilancio un
articolato per il Consorzio TNS, comprando per 7,5 milioni (sempre soldi
pubblici a debito) alcuni immobili, sempre con il pretesto dello sviluppo.
Dopo che abbiamo sollevato il polverone sulla vicenda, nel 2016 Sviluppumbria
S.p.A (che partecipa nel Consorzio TNS per il 25,71 per cento e nel Crescendo
per il 40 per cento) aveva annunciato la richiesta di un risarcimento danni
agli ex amministratori ed organi di controllo dei Consorzi (scelti dalla
politica). Iniziativa analoga fu intrapresa con una azione di responsabilità
da parte dei liquidatori. Nella relazione di alcuni professionisti incaricati
– prosegue Carbonari – si parla senza mezzi termini di ‘inadempienze
nell’attività di gestione, divaricazioni tra i valori attribuiti,
operazioni contabilmente non corrette, non corretta informazione dei terzi’ e
tanto altro. Dal 2016 non si è saputo più nulla in merito a tali richieste
di risarcimento e azioni di responsabilità. Abbiamo pertanto presentato una
interrogazione a risposta immediata alla Giunta che verrà discussa il 7
novembre in Assemblea legislativa”.
“Non vogliamo facili capri espiatori – concludono i consiglieri
pentastellati -, ma non sarebbe tollerabile che Regione, Provincia e Comuni
consorziati, espressione di quella stessa politica che aveva nominato gli
amministratori dei Consorzi, portassero avanti tali azioni di responsabilità
con troppa timidezza, senza attivarsi veramente per riscuotere tali somme e
determinare le singole responsabilità. Sono soldi dei cittadini e bisogna
capire se ci sia stata mala gestione oppure se ci siano stati soggetti,
magari legati alla politica, arricchiti senza averne titolo. Su questo
sarebbe forse opportuno che la Corte dei Conti e la Magistratura
analizzassero a fondo la passata gestione dei Consorzi. Noi continueremo a
indagare con i mezzi a nostra disposizione, pretendendo chiarezza”. RED/pg