In Umbria cresce del 5,1% il numero di imprese agricole ed alimentari condotte da giovani under 35 che vedono nel cibo nuove e interessanti prospettive di futuro dai campi alla tavola. È quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Unioncamere relativi ai primi sei mesi del 2017 che evidenziano l’attrattività del settore per le nuove generazioni. I giovani – sottolinea Coldiretti – hanno capito che occorre puntare su quegli asset di distintività che garantiscono un valore aggiunto nella competizione globale come il territorio, il turismo, la cultura, l’arte, il cibo e la cucina.
Il trend è incoraggiante, anche sulla scia delle politiche per i giovani, come quelle contenute nel P.S.R. quali ad esempio, insediamento giovani e relativi investimenti.
I dati resi noti da Unioncamere-InfoCamere, presentati con il report sulle imprese agroalimentari nei primi sei mesi del 2017 confrontati con lo stesso periodo del 2016 – afferma Coldiretti – dicono che l’Umbria in valori assoluti ha 1.287 imprese agroalimentari condotte da giovani under 35, con il 7,2% (la media nazionale è del 7%) per incidenza sul totale delle imprese agroalimentari, segnando un +5,1% nella variazione tra il I° semestre 2017 raffrontato con il I° semestre 2016.
Questi i dati per singola provincia: a Perugia 1.018 imprese under 35 con un’incidenza del 7,3% e un +5,2% di variazione tra i semestri; a Terni 269 imprese, 6,9% sul totale e +4,7% di variazione.
L’Italia è leader in Europa nel numero di giovani in agricoltura, che hanno di fatto rivoluzionato il lavoro in campagna dove il 70 per cento delle imprese under 35 opera in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili. Il risultato è che – conclude Coldiretti – le aziende agricole dei giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54 per cento alla media, un fatturato più elevato del 75 per cento della media e il 50 per cento di occupati per azienda in più.