“Quando le elezioni incombono e la paura è tanta bisogna farsi notare a tutti i costi. Per questo è lecito anche fare affermazioni insensate e discordanti, ma nel complesso dal sapore gradevole e apparentemente rassicuranti” Qualcosa del genere deve aver pensato il sindaco Rossini, o chi per lui, scrivendo il recente comunicato PD sulla questione del depuratore.
Il M5S vuole che la città di Todi si doti al più presto di un depuratore realizzato nel migliore dei modi in un sito idoneo. Siamo da sempre stati attenti alle tematiche ambientali e diffidiamo da chi proclama queste stesse tematiche soltanto quando gli fanno comodo. Il riversamento in natura di liquami non depurati costituisce l’eredità di decenni di cattiva amministrazione. Ed è una loro colpa anche in non aver proposto sino ad oggi soluzioni pratiche e condivisibili per arginare il problema.
Concordiamo che negli sbagli fatti ci sia stata una partecipazione di colpa del centro destra umbro (i cui sindaci hanno dato il via libera all’opera in qualità di membri dell’ATI2, organismo di cui il primo cittadino perugino Andrea Romizi è addirittura presidente), ma denunciamo che le accuse rivolte nei nostri confronti sono del tutto assurde.
Chiamare in causa addirittura la povera Virginia Raggi (diventata ormai il capro espiatorio per tutto ciò che di male accade in Italia) significa non avere alcun valido argomento di discussione. Come potrebbe mai il Sindaco di Roma avere un ruolo in una vicenda iniziata nel 2011? Come potrebbe il suo parere essere determinante se è vero che il Comune di Roma possiede il 51% di ACEA ma è anche vero che ACEA possiede soltanto il 40% di Umbra Acque mentre il restante 60% è detenuto dai comuni dell’ATI2?
Inoltre non accettiamo di essere dipinti come degli eterni scontenti capaci solo a dire no. Se oggi il M5S esprime le sue perplessità su questo progetto di depuratore è soltanto a causa della sua insostenibilità che è imputabile esclusivamente all’incapacità dell’attuale e delle precedenti amministrazioni. Ci piacerebbe dire SI mille volte ma alle condizioni attuali non possiamo. Se avessero fatto le cose per bene, se avessero lavorato per i cittadini senza doppi fini, se avessero realizzato loro tutte le belle cose che sono nel nostro programma… noi avremmo detto sempre e solo SI, anzi, non avremmo nemmeno avuto ragione di costituirci come soggetto politico. Alle porcate e agli inciuci non solo il M5S ma tutta l’Italia ha detto NO lo scorso 4 dicembre. I “campioni della politica del NO” non siamo noi ma loro. Lo sono ogni volta che si parla di taglio dei vitalizi e delle pensioni d’oro. Lo sono ogni volta che si propone di aiutare le persone con il reddito di cittadinanza invece che salvare le banche che vi sono care.
Se nel frattempo i rappresentanti del PD avessero individuato ulteriori e più fondati argomenti di discussione ricordiamo loro che sono ancora invitati a partecipare, assieme alle altre forze politiche e alla cittadinanza tutta, all’INCONTRO E CONFRONTO SUL DEPURATORE IN LOC. CASCIANELLA da noi organizzato per le 21:00 di oggi presso l’hotel Tuder.