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C’è anche la Molini popolari riuniti ad arricchire la 49esima edizione di Agriumbria, fino a domenica 2 aprile a Umbriafiere di Bastia Umbra. Nello stand rinnovato per l’occasione la cooperativa umbra presenta le proprie attività di filiera, dalle produzioni mangimistiche ‘no ogm’ alle farine, passando per vino, olio e prodotti da forno. Nell’esposizione c’è spazio anche per conoscere il nuovo impianto molitorio a grano tenero e il Centro servizi all’agricoltura di Amelia, la cui inaugurazione è in programma sabato 8 aprile. Acquisito nel dicembre 2015 il molino di Amelia, dalla capacità di trasformazione di 300mila quintali all’anno, ha contribuito a consolidare la presenza della Mpr su tutto il territorio regionale.

“L’obiettivo della Molini popolari riuniti – ha dichiarato il suo presidente Dino Ricci – è quello di valorizzare al meglio le produzioni dei nostri soci e dei produttori agricoli in genere attraverso i processi di prima e seconda trasformazione. La cooperativa ha il controllo di tutta la filiera produttiva, in quanto la maggior parte delle materie prime che entrano nella produzione sono conferite direttamente dai soci che acquistano dalla Mpr il seme e i mezzi tecnici. Siamo un’impresa cooperativa di media dimensione, i notevoli investimenti realizzati in questi anni ci hanno consentito di reggere la competizione dei mercati di riferimento. Proseguiremo la nostra politica di crescita e sviluppo con attenzione all’equilibrio patrimoniale ed economico ma con la volontà di cogliere eventuali opportunità che dovessero presentarsi nei settori di attività strategici”. “La Molini popolari riuniti – ha dichiarato l’assessore regionale all’agricoltura Fernanda Cecchini che ha fatto visita allo stand – è punto di riferimento della filiera cerealicola, importante in Umbria per dimensione di ettari ma anche per la capacità di trasformazione del prodotto, che commercializza nelle regioni del centro Italia. La sua forza è stata e rimane quella di lavorare sempre per far rete, crescere e avere una maggiore massa critica, questo è di grande aiuto per competere nei mercati. Prima ci sono stati gli investimenti di innovazione a Corciano e Umbertide, adesso ad Amelia. Ci sono le condizioni per dire che c’è una filiera cerealicola che fa capo alla Molini popolari riuniti che è competitiva e guarda avanti”.

“Un altro dei nostri obiettivi – ha aggiunto Ricci – è il completamento del programma produttivo dell’impianto mangimistico di Pierantonio al fine di raggiungere un milione di quintali entro il 2018. Alla fine del 2016, dopo due anni di attività, abbiamo realizzato una produzione di circa 940mila quintali. Nell’arco dei prossimi tre anni, vorremmo realizzare la messa a regime dell’impianto Molitorio di Amelia”. “A settembre 2016 – ha ricordato, infine, Ricci – abbiamo inaugurato l’agri garden ‘Pollice verde’ a Magione, mettendo a disposizione dei soci di quel territorio ulteriori servizi”. Il punto vendita sorge, infatti, accanto alla cantina Terre del Carpine, incorporata dalla Molini popolari riuniti nel 2014, nella quale si effettua la lavorazione delle uve conferite dai soci l’imbottigliamento e la vendita di vino.

La cooperativa si mostra in salute con un fatturato che si attesta sui 61 milioni di euro, circa 4mila soci e 200 unità di personale occupato. Il mercato di riferimento sia per le produzioni mangimistiche che per i prodotti da forno sono le regioni dell’Italia centrale (Lazio, Umbria, Toscana, Marche, Abruzzo ed Emilia Romagna), nelle quali è presente con venti agenti.