TERREMOTO: “CONDANNATO IL CNS (LEGACOOP), VIOLATA LA CONCORRENZA. ADESSO SI ACCENDA UN FARO SUL BANDO CONSIP PER LE 18MILA CASETTE” – NOTA DI ANDREA LIBERATI (M5S)

 

liberati-326x245Il capogruppo del Movimento 5 stelle
nell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Andrea Liberati, punta il dito contro
la gestione dell’emergenza terremoto e sottolinea la sentenza del Consiglio
di Stato https://goo.gl/gBfh0e che condanna l’operato  del Consorzio Cns in
relazione alla vicenda del bando del 2012 relativo alla pulizia nelle scuole,
“bando che – afferma Liberati – fu manipolato, con un’autentica
lottizzazione dell’intero Paese, come aveva denunciato la stessa Antitrust.
La condanna comporta per il CNS, che è associato Legacoop, anche la perdita
dei requisiti morali, con rischi su altri appalti”.

“Anzitutto – spiega Liberati – sotto il profilo amministrativo è molto
grave, ancorché non sorprenda, la condanna nei confronti del CNS per il
bando del 2012: l’impresa fece dunque cartello con altre in una gara di
importo enorme, pari a 1,6 miliardi di euro, violando norme europee sulla
concorrenza. Il CNS è, incidentalmente, quello stesso consorzio noto alle
cronache giudiziarie sin dal dicembre 2014 per il coinvolgimento in Mafia
Capitale. Frattanto, in quegli stessi mesi il CNS stava partecipando a una
gara preventiva Consip per la fornitura di 18mila casette per eventuali
emergenze, gara indetta tra l’aprile 2014 e l’agosto 2015. Gara infine vinta
assieme ad altri soggetti per un importo globale di circa 1,2 miliardi di
euro: chiediamo di approfondire questa storia e il M5S proseguirà
naturalmente nel fare la sua parte al riguardo”.

“Cambiati opportunamente i vertici CNS – prosegue – resta sullo sfondo
una situazione imbarazzante non solo in ragione della citata sentenza del
Consiglio di Stato, ma anche per aver scelto per la realizzazione delle
casette un’impresa senza la minima esperienza in edilizia quale sorta di
soggetto capofila di altre aziende. Quando ci si chiede del perché degli
enormi ritardi nel fornire un tetto agli sfollati, oltre a indicare il
destino cinico e baro, dovremmo analizzare compiutamente lo scenario e farci
una serie di domande sull’appalto nazionale per poi formulare altri quesiti
sull’individuazione del capofila in sede interregionale, senza dimenticare la
totale mancanza di coordinamento tra Protezione Civile e Regioni,
nell’inadeguatezza totale di chi ha il potere per fare il vero bene comune,
ma poi fa altro”.

“La nostra gente – conclude – meriterebbe unicamente abnegazione e
rispetto: segnalo pertanto a politici e cooperatori di vaglia che l’anello al
naso non lo porta più nessuno, come presto le circostanze si incaricheranno
ampiamente di rappresentare”.