Nuovo buco nel sole

 

img_2289087750692167La Nasa scopre un nuovo buco nel sole che distrugge le comunicazioni. La scoperta è stata possibile grazie alle immagini catturate dal telescopio spaziale Solar Dynamics Observatory. Il termine “nuovo” non è scelto a caso visto che non è la prima volta che sulla superficie solare compaiono delle macchie scure. Questa volta, però, la notizia ha destato la curiosità non solo degli scienziati della Nasa ma di tutti perché si tratta di un buco dalle dimensioni notevoli, grande abbastanza da contenere cinquanta volte la Terra. Ma di cosa si tratta esattamente e, soprattutto, c’è da preoccuparsi?

La Nasa scopre il primo buco nel Sole nei primi anni ’70, grazie al lancio digrandi telescopi a raggi X della missione spaziale statunitense Skylab. Lo scopo di questi telescopi era di studiare la corona solare, ovvero la porzione più esterna dell’atmosfera del Sole. Le rilevazioni effettuate durante questa missione hanno permesso di stabilire che non si tratta di veri e propri buchi, ma di zone più fredde e scure della corona che vengono tecnicamente definite buchi coronali. Risultano visibili e neri solo se osservati con i telescopi a raggi X e a raggi Ultravioletti, altrimenti risulterebbero completamente invisibili.

I buchi coronali compaiono sulla superficie solare con una certa ciclicità, tanto che la Nasa scopre un nuovo buco nel Sole che distrugge le comunicazioni più spesso di quanto si possa immaginare. Quando il Sole si trova nel periodo di minima attività, i buchi coronali si trovano dislocati nelle regioni polari e sono più grandi, mentre nelle fasi di massima attività essi si trovano sparsi su tutta la superficie. Considerando che attualmente ci troviamo in una fase di minima attività, è più facile spiegarsi come mai è apparso un buco nel Sole così grande. Ora, però, sono in tanti a chiedersi se il fenomeno è pericoloso e se può avere conseguenze sul nostro pianeta.