Il Comune di Todi soccombe in giudizio ed il Consiglio Comunale, nelle riunione del 25 luglio scorso, è costretto ad approvare un debito fuori bilancio per oltre 120.000,00 euro tra sorte e spese legali.
Il contenzioso nasce da un mancato pagamento di un indennizzo di esproprio nei lontani anni 80/90 ed il Comune, assistito sempre dallo stesso legale, si trova oggi a dover sborsare una somma consistente che peserà non poco sulle sue casse.
I Consiglieri di opposizione, Moreno Primieri, Antonino Ruggiano, Antonio Serafini non hanno ritenuto di partecipare al voto in quanto dal dibattito è emerso che la sentenza sarebbe stata depositata nel mese di marzo e quindi tre mesi prima dell’approvazione del bilancio, avvenuta la prima settimana di giugno.
L’amministrazione, pertanto, aveva tutto il tempo e l’obbligo di inserire tali somme nel bilancio di previsione di giugno, mettendo a conoscenza tutti i Consiglieri della vicenda.
L’esistenza della possibilità di una sanatoria da parte del Consiglio Comunale nonrende meno doverosi i vari passaggi procedurali di contabilità, pena l’impossibilità per gli amministratori di conoscere con esattezza, di volta in volta, l’entità delle risorse a disposizione dell’Ente.
Che ci fosse approssimazione nella gestione della macchina pubblica lo abbiao sempre sostenuto e quest’ultimo episodio non fa che avvalorare la nostra tesi.
Non si è voluto dire, ma la manovra di non prevedere nel bilancio l’obbligazione portata dalla sentenza che è stata approvata nell’ultima riunione di consiglio, nascode l’intenzione di far passare sotto silenzio l’ennesimo danno procurato al comune dai “padri politici” degli attuali amministratori.
Siamo sicuri che anche da ciò il Sindaco si sentirà giustificato nelll’avere innalzato le aliquote dei tributi fino al massimo consentito dalla legge e nell’aver tagliato moltiservizi.
Riteniamo grave ed irrazionale che una questione semplice come il pagamento delle indenità di esproprio sia stata resa drammatica e scomoda dal passare del tempo, fino all’approvazione di un debito fuori bilancio.
É evidente che se gli attuali amministratori del Comune hanno commesso un solo errore, ne dovranno rispondere davanti alla Corte dei Conti.
I Consiglieri Comunali di opposizione