Dedicare il Todi Festival a Giorgio Albertazzi,propone Roberto De Vivo. Un quesito che rivolge anche al coordinatore del festival, Guarducci

 

ListenerE’ assurdo il silenzio assordante dell’amministrazione comunale rispetto alla proposta di dedicare il Todi Festival alla morte di un grande Artista: Giorgio Albertazzi. Assurdo, perché non ha costi, anzi darebbe lustro e importanza alla nostra Città: sarebbe l’unico Festival al mondo che dedica la propria rassegna a uno dei personaggi più onorevoli della storia artistica italiana. E’ chiaro che non se ne parla perché, così facendo, si avallerebbe una mia proposta, quindi non sarebbe politicamente corretto. Capisco dunque il Sindaco e l’assessore alla cultura. Non si capisce invece il silenzio di tutto il centro destra: da Fratelli d’Italia a Forza Italia. E meno male che in entrambi i partiti c’è di mezzo il nome della nostra bellissima nazione. Bella, anche perché ci sono stati grandi artisti, proprio come Albertazzi; ma forse questo non interessa a nessuno, compresi quei partiti che accanto ai loro nomi pongono quello della nostra splendida penisola! Colgo l’occasione, dunque, di fare un plauso a tutte le forze politiche della nostra Città e ai loro silenzio. Forse farebbero bene a stare zitti sempre e non qualche volta! Gli ultimi complimenti li faccio al neo coordinatore del Todi Festival: il direttore artistico Eugenio Guarducci. Assisteremo a questa manifestazione con molta attenzione, rispetto a chi, invece, ne pone pochissima, anzi nulla, al ricordo di un uomo stupendo, che con la sua immancabile presenza ha reso onore alla nostra cultura e ai nostri eterni teatri. Vergogna a tutti voi. Vergognatevi del vostro modo di fare politica. Lo stesso modo che ha portato la nostra povera Italia a essere una delle nazioni più indebitate al mondo, nonostante sia la residenza di circa l’80% dei beni storico-artistici-culturali del patrimonio Unesco. Si potrebbe vivere di sola cultura e invece continuiamo a morire d’immobilismo, frutto di una politica malata.