Il sacrificio che il Comune di Todi ha deciso di imporre a turisti e imprenditori introducendo l’imposta di soggiorno non deve essere vano. In attesa del nuovo regolamento, Federalberghi e Confcommercio Todi chiedono pertanto all’amministrazione comunale di aprire subito un tavolo di confronto per verificare le modalità di applicazione dell’imposta – a cominciare dalla data della sua entrata in vigore, che non può non tenere conto degli accordi commerciali già stretti dalle imprese per il 2018 – e le modalità di utilizzo dei fondi che ne deriveranno.
“Sull’imposta di soggiorno a Todi – aggiunge il rappresentante territoriale di Federalberghi Umbria Roberto Castrichini – abbiamo già espresso nettamente la contrarietà degli imprenditori che rappresentiamo.
La nostra posizione, del resto, non è una novità. Federalberghi, in ambito nazionale e locale, ha sempre sostenuto l’inopportunità di una ulteriore imposta sul turismo, in un contesto competitivo in cui anche la differenza di pochi euro può decidere a favore o meno di una destinazione.
Se ora l’amministrazione comunale di Todi ha scelto di introdurre l’imposta di soggiorno, cerchiamo almeno di limitare i danni.
Chiediamo pertanto di poter dare il nostro contributo al confronto sul regolamento di attuazione, e chiediamo fin da ora di indirizzare le risorse che arriveranno alla promozione della città e del territorio, e al miglioramento dei servizi per i turisti”.