Non è consuetudine di todinforma.it pubblicare lettere aperte, ma questa volta viene fatto in modo del tutto eccezionale,per cui tale modalità non verrà più ripetuta
Egregio Signor Sindaco Avvocato Antonino Ruggiano con riferimento alle Sue affermazioni in sede di consiglio comunale del 25 gennaio u.s. mi permetto di dissentire in merito alle dichiarazioni da Lei espresse “… senza sprezzo del ridicolo raccontare le bugie ai cittadini italiani”; “… è più conveniente inventarsi le cose”. Dissento in quanto mi sento direttamente coinvolto come cittadino che fa affermazioni a Lei non gradite e, quindi, sempre secondo Lei, false.
Premetto che non intendo entrare nel merito delle attività del consiglio comunale durante il quale ha definito la discussione una “pantomima” ma, confesso di non avere compreso a chi era rivolta l’etichetta, se a coloro che cercavano di sostenere una discussione con argomentazioni o a chi taceva e alzava la mano. Ma questa è una mia mancanza.
Egregio Signor Sindaco, non è questione di dire o meno bugie o di avere la verità in tasca ma di visione del mondo che è diversa.
Lei ha citato il “Libro Bianco sull’incenerimento dei rifiuti urbani” (settembre 2020) dimenticando, ma penso sia una svista, l’altro studio, molto interessante, “Rapporto sul recupero energetico da rifiuti in Italia”del 2023 con dati riferiti all’anno 2022. Bene io li ho letti entrambi come penso abbia fatto anche Lei. Entrambi sono molto, se non totalmente, vicini alla Sua visione.
Mi consenta alcune osservazioni a partire da chi firma (non come autore su cui non mi permetto di eccepire) le due pubblicazioni: “UTILITALIAimprese acqua ambiente energia”. Ecco, io qualche domanda me la sono fatta. Per carità tutto legittimo però se pensiamo che UTILITALIA racchiude tutte le aziende interessate al tema, di cui è presidente Filippo Brandolini (Presidente HERAMBIENTE Spa Bologna), Vicepresidente Vicario Luca Dal Fabbro (Presidente IREN Spa Reggio Emilia),Vicepresidente Roberto Tasca (Presidente del Consiglio di amministrazione di A2A S.p.A. A2A Brescia) per citare alcuni nominativi significati, qualche perplessità sorge spontanea.
A me non interessa fare una gara a chi mette sul tavolo la bibliografia più lunga di studi come quelli sopra citati o di posizione completamente diversa (di cui mi auguro abbia letto qualcosa) anche perché né Lei né il sottoscritto siamo depositari della verità. Abbiamo sposato due visioni diverse che mi spingono a dire che sono contrastanti, mai che Lei dica bugie o dichiari il falso. Io ho dei timori, Lei no. Benissimo.
Restando in Umbria e mettendo da parte quanto descritto in precedenza. Io ritengoche in Umbria non occorra un inceneritore in quanto non abbiamo quantità idonea di rifiuto da bruciare o siamo al limite, rispetto alla capacità di quello proposto. E, se come ci auguriamo tutti tra cui anche Lei visto che è molto orgoglioso dei risultati di RD raggiunti a Todi, abbiamo un miglioramento della raccolta differenziata (in particolare il folignate e spoletino), riusciamo a recuperare i tessili con il nuovo impianto per i pannolini (questa è la strada!), incrementiamo il riuso attraverso i centri dedicati, facciamo una vera prevenzione (ad oggi è blanda) potrà facilmente intuire che i rifiuti da bruciare saranno ancora meno. Come alimenteremo per 30 anni l’inceneritore? Perdoni se continuo a chiamarlo “inceneritore”, d’altronde, anche il Libro Bianco da Lei citati titola“sull’incenerimento dei rifiuti urbani” e nel testo riporta i termini “Termovalorizzatore 18 volte; Termovalorizzatori 1 volta; Termovalorizzati 1 volta” mentre “Inceneritori 65 volte; Inceneritore 24 volte; Incenerimento 69 volte; Inceneriti 1 volta; Incenerito 1 volta”.
Mi permetto di fare mia, per quello che può valere, la posizione del prof. Piergiorgio Manciola (Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio dell’Università di Perugia) espressa nella seduta del Comitato Tecnico Scientifico del 15.11.2021 su Piano Regionale Rifiuti che Lei sicuramente conosce bene.
Testo riportato dal verbale di seduta del CTS: “Il prof. Manciola propone che il Piano possa prevedere soluzioni innovative con valenza ambientale prevedendo anche interventi sperimentali riguardanti l’utilizzo del CSS di qualità in impianti di gassificazione e la pirolisi dei fanghi di depurazione. A titolo personale il prof. Manciola evidenzia che la soluzione 1, prevedendo il trattamento termico di tutto il RUR fino a 130.000 t/anno (incenerimento con recupero energetico diretto), presenta diverse criticità legate alla gestione dei fumi e alla localizzazione per la realizzazione di un nuovo impianto di incenerimento. Il prof. Manciola ritiene che tale soluzione sia in larga parte tecnologicamente superata.”
Io ho gli stessi dubbi.
Manifestare questi dubbi è dire bugie oppure fa parte di una discussione?
La discussione sulla localizzazione la lascio ad altri.
Maurizio Pierdomenico