Elio Andreucci : ” La questione dei parcheggi auto a Todi “

 

La questione dei parcheggi auto a Todi, è sempre stato un problema di difficile soluzione,che ogni amministrazione ha  cercato di affrontare a proprio modo. Sappiamo benissimo, che il centro storico non offre troppe possibilità, a causa degli enormi vincoli e limitazioni esistenti, pertanto non resta che puntare sull’immediata periferia.  Attualmente sono disponibili complessivamente  circa 800 posti auto, fra liberi e a pagamento, grandi e piccoli, esclusi ZTL riservati agli abitanti e servizi, dislocati prevalentemente nei diversi luoghi fuori le mura e al centro. A partire dalle due piazzette di Porta Romana, di cui una è servita dall’ascensore, via Matteotti, piazzale degli Atti, lungo la via di circonvallazione orvietana, piazzale della Consolazione, via Menecali, il grande parcheggio di Porta Orvietana, piazzale Umberto I, piazza Garibaldi, piazza del Mercato Vecchio e altri minori. Per una piccola città come Todi,sono più che sufficienti,anche perché, volendo, possono essere ampliati con opportuni  accorgimenti, quindi a cosa serve aumentarli. Succede infatti raramente, di vedere i parcheggi completamente occupati. Quello che invece manca, è il collegamento dei vari parcheggi con il centro, in modo da rendere plausibile la sosta in qualsiasi punto della città. Basterebbe prolungare il percorso del servizio navetta, in modo da raccogliere i visitatori da ogni punto di sosta, dalla Consolazione a Porta Romana e questo potrebbe essere attivatose non regolarmente, magari nei giorni festivi e in particolari ricorrenze, quando cioè l’afflusso turistico è maggiore.  Il tutto ovviamente corredato da chiare indicazioni stradali e turistiche, tutt’ora mancanti. Vorrei aggiungere alcune considerazioni: Il programmato nuovo ascensore verticale di Porta Orvietana, oltre ai suoi limiti funzionali, breve tratto di risalita,raggiungibilità difficoltosa e barriere architettoniche, impatto, trova parziale giustificazioneanche per l’alto costo(circa 2 milioni di euro)e può valere solo nel caso che si trasformi in parcheggio auto, la zona sottostante la portaccia, dove ora sostano i camion, altrimenti non ha alcun senso.  Se poi si vuole realizzare un nuovo parcheggio, a prescindere dalla reale necessità, è ragionevole scegliere una soluzione che non comporti lavori di grande impegno, costi esorbitanti, impatti ambientali e stravolgimenti dell’assetto urbano, soprattutto ledere la stabilità strutturale, notoriamente precaria, come quella del Simoncino.  Milioni di euro solo per gli impianti di risalita, più la spesa di realizzazione, con un costo annuo di manutenzione di decine di migliaia di euro, solo per aggiungere qualche posto auto, mentre ne abbiamo tanti che restano inutilizzati. Se proprio si vuole realizzare questa opera, vorrei dire superflua,  esiste la soluzione dei terrazzi Lupattelli, più volte suggerita, dove  si possono costruire gli stessi posti auto, vicini al centro, anche con l’accesso diretto pedonale al parco della Rocca, che non richiede nessun impianto di risalita, ad un costo enormemente inferiore e senza rischi e danni ambientali, ma anzi  risanando una zona lasciata all’incuria. Credo sia ragionevole impiegare tutte quelle risorse economiche, per incentivare le iniziative lavorative, commerciali e imprenditoriali, dare maggiori possibilità e aiuti ai cittadini, e migliorare il decoro del centro storico.