Matteo Fortunati, coordinatore Assoturismo Confesercenti Umbria, realtà associativa in costante crescita anche nella nostra regione, esprime, in un comunicato stampa, “soddisfazione per la convocazione delle associazioni datoriali da parte della Regione onde valutare il documento di programmazione di Economia e Finanza Regionale 2021-2023”
Al tavolo, oltre alle associazioni di categoria, presenti la Governatrice Donatella Tesei e gli Assessori Fioroni ed Agabiti. “Giudichiamo, come Assoturismo Confesercenti Umbria, innanzitutto positivo l’incontro per la volontà di procedere in momenti così difficili ad un confronto costruttivo nel rispetto dei reciproci ruoli.
Matteo Fortunati invita a non abbassare la guardia, soprattutto nei confronti degli esercizi commerciali, degli artigiani ed operatori turistici, sottolineando la grave crisi di presenze nei centri storici, ribadendo che, se dovesse continuare questa difficilissima situazione,, molte attività abbasseranno le saracinesche prima di gennaio.
Il documento di programmazione di Economia e Finanza Regionale 2021-2023 deve perciò rilanciare la nostra competitività turistica,da sempre sostanzioso traino dell’economia umbra. E questo si potrà ottenere con una mirata e finalizzata strategia di interventi, seguendo alcune fondamentali priorità nell’attenzione di tutti i soggetti interessati.
Un’attenzione particolare, prosegue Matteo Fortunati, alle agenzie formative, alla programmazione dei fondi europei e alla situazione degli IITS, incentivando l’apertura di altre fondazioni specializzate nei rispettivi settori così come previsti dalla normativa.
Da ultimo, una sollecitazione anche per quanto riguarda il potenziamento di tutte le figure sanitarie, a partire dai medici, infermieri ed oss, che in Umbria hanno un organico ridotto rispetto alle esigenze. E quindi è necessario anche riaprire le graduatorie dei concorsi già svolti.
Confesercenti Umbria si ritiene comunque soddisfatta sia della riunione che del documento programmatico: un testo di 87 pagine, per certi aspetti ambizioso,ma che,ripetiamo,con un dialogo tra le istituzioni,le associazioni di categoria e tutte le forze sociali ed economiche può essere una seria base per ripartire guardando al futuro.