” Corso di Formazione per Volontari in Valorizzazione dei Beni Culturali Ecclesiatici nella Diocesi di Orvieto-Todi”, questo il titolo di un manifesto affisso nelle apposite plance cittadine. Abbiamo letto attentamente e con grande stupore abbiamo visto che dei 9 appuntamenti in programma di questo corso di formazione 8 si svolgono ad Orvieto ed 1 solo a Todi. Abbiamo riletto attentamente il manifesto pensando ad un errore, invece è realistico quanto letto. Se la Diocesi si chiama Orvieto-Todi, il corso dovrebbe essere equamente ponderato tra le due entità. Invece nulla. Todi con la sua storia non ha Beni Culturali Ecclesiastici che possano giustificare più appuntamenti formativi anzichè uno solo ? Sembrebbe di no ! Chi sceglie come gestire questi corsi ? Non lo sappiamo, ma una cosa è certa:Todi è ridotta a colonia di Orvieto per gli ecclesistici della Curia. E’ logico allora che i tuderti, quelli credenti e collaborativi, continuino a devolvere l’8% mille alla Chiesa Cattolica ? Ci sarà poi un’equa ripartizione tra Orvieto e Todi. Pensiamoci attentamente e ricordiamoci che anche le istituzioni amministrative tuderti sembrano essere spesso prone ai voleri della Curia Orvietana.