Comunicato stampa su ex FCU – iniziative di F.I. Umbria dipartimento infrastrutture.Intervento di Moreno Primieri

 

Dal 12 settembre 2017 la Ferrovia Centrale Umbra è un binario morto e non è dato capire quando riprenderà la circolazione su tutto il tratto ferroviario. La rete ferroviaria di 157 km che attraversa la Regione, da San Sepolcro a Terni, passando per Città di Castello, Perugia e Todi è stata un’arteria utilizzata ogni giorno dal da migliaia di pendolari, lavoratori e studenti, dal 1886.

Ci sarebbe molto da dire sull’inefficienza della gestione della FCU, sui ritardi, sui denari pubblici spesi inutilmente da sempre ed in particolare da quando la gestione dei trasporti è finita sotto Umbria Mobilità. Ma qui non è utile fare polemica su vicende già note ai cittadini, che hanno vissuto con estremo imbarazzo l’impoverimento di quella che poteva essere la metropolitana di superficie dell’Umbria, con vagoni che portano i passeggeri fino al centro storico dei due capoluoghi di Provincia, Perugia e Terni. Il problema è che se si vanno ad analizzare i flussi di denaro che ci sono stati dalla Regione e che continuano ancora oggi verso Umbra Mobilità, che nel 2014 ha ceduto le attività operative a Bus Italia, ci si chiede come sia stato possibile abbandonare completamente la tratta ferroviaria, non facendo manutenzione straordinaria per 8 anni consecutivi, abbandonando binari e stazioni al loro destino (dichiarazioni del direttore di U.M. all’audizione della commissione del 3 luglio 2017).

Eppure, ancora oggi la Regione versa denaro dei contribuenti per circa 4,9 milioni di euro l’anno, oltre a garantire circa 17 milioni come anticipo di cassa, per non parlare dei milioni versati dal Fondo nazionale Trasporti.

In pratica si sono fermati soltanto e treni, mentre continua a scorrere il fiume di denaro.

Comunque, allo stato attuale delle cose non resta che prendere atto della chiusura della ferrovia per i lavori di manutenzione e ristrutturazione dell’intera rete ferroviaria della ex Fcu, cercando di capire quali tratti verranno riattivati nel breve periodo.

Dalle dichiarazioni dell’Assessore Regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti sembrerebbe che la tratta San Sepolcro – Perugia dovrebbe riprendere a settembre 2018, ma non si conosce lo stato dei lavori.

Allo stesso tempo sul tratto Perugia – Terni non è dato capire quando i lavori avranno inizio e che tempi di realizzazione si prospettano.

La questione non è di poco conto dal momento che il passare del tempo disabitua gli utenti dall’usare il treno come mezzo di trasporto e si rischia di continuare a buttare soldi pubblici per ammodernare un servizio che rischia di essere vanificato per il futuro dei cittadini Umbri.

Inoltre, lo stato attuale impone la massima attenzione sia sui lavori di ripristino della percorrenza lungo la ex Fcu, che dovrà tener conto della riqualificazione delle principali stazioni ferroviarie, sia sulla difficile situazione determinatasi con la chiusura della ferrovia e le problematiche dei viaggiatori.

A quest’ultimo proposito si auspica l’abbattimento del costo degli abbonamenti a causa delle difficoltà a carico dei viaggiatori dovute alla nuova modalità di trasferimento, una diminuzione dei tempi di percorrenza degli autobus e la diversificazione delle corse dei pullman per lavoratori e studenti negli orari di punta, in modo da evitare problemi di sovraffollamento dei mezzi di trasporto che in situazioni particolari impediscono di far salire a bordo tutti gli utenti in attesa.

A tale proposito F.I. Umbria si farà promotrice di iniziative nei territori Umbri interessati al servizio della ex FCU, per approfondire lo stato dei lavori di ammodernamento, conoscere i tempi di intervento e ripristino, nonché per approfondire il rispetto delle esigenze attuali degli utenti.

Moreno Primieri

Delegato alle infrastrutture di F.I. Umbria