ANCORA UNA VOLTA IL CONSUMATORE E’ CONSIDERATO PREDA E NON RISORSA

In questi giorni varie decisioni stanno avvallando il titolo dell’articolo, la più “odiosa” è quanto  ufficializzato e rilanciato dalla stampa in merito alla delibera di ARERA (autorità per l’energia) che stabilisce che una parte degli oneri non incassati per morosità verrà ricaricata su tutti gli utenti, cioè quelli che pagano regolarmente.

Anche se questa delibera è stata presa a seguito di una serie di sentenze in tal senso della giustizia(?) amministrativa, come ADICONSUM  la riteniamo un vero e proprio sopruso  che aumenta ancor di più la rabbia degli utenti già gravati da numerosi oneri impropri sulle bollette:

Come Adiconsum nazionale abbiamo già richiesto un incontro  urgente all’Autorità per conoscere l’entità economica e numerica REALE  del problema  e quali correttivi mettere in campo per evitare il protrarsi di questo assurdo sopruso.

Il fenomeno, infatti,  va ben conosciuto per evitare furberie e per capire almeno due cose,

-Quali sono le misure messe in campo per il recupero delle somme dovute? Con questa delibera potrebbe scemare tale interesse tanto chi paga c’è

-Una volta recuperate le  somme evase le stesse vengono restituite a chi aveva pagato più oppure, come solito, chi incassa si tiene il malloppo?

Come Adiconsum stiamo anche pensando, se non cambierà nulla, ad iniziative più  forti, raccolta firme? Manifestazioni ecc magari insieme a categorie sociali più svantaggiate e quindi più colpite da tale provvedimento.

Chiediamo anche alla politica, ai candidati alle prossime elezioni che, invece di rincorrere sogni impossibili,  promesse irrealizzabili e comunque lontane si cimentino sui problemi veri ed immediati dei cittadini come questo.

Tale situazione si cala in Umbria in un momento dove le partecipate si apprestano ad applicare aumenti significative delle tariffe peraltro già alte.

L’AURI ( autorità umbra rifiuti e idrico) ha deciso di aumentare la nettezza urbana del 10% il tutto senza nessun tipo di confronto sul servizio (valgono solo i loro dati) sui bilanci,(non ci si incontra da anni), “se la cantano e se la suonano tra loro!!!

Si sappia che queste decisioni vengono prese dalle Amministrazioni comunali (sono in maggioranza nella gestione delle società di servizio) su questo terreno non c’è colore od orientamento che tenga, il cittadino deve essere “spremuto”, tutti d’accordo salvo poi sui giornali lamentarsi dei vari provvedimenti presi, RIDICOLO!

Come Adiconsum Umbria stiamo valutando di rivolgersi alla Magistratura almeno per quei casi dove, con tracotanza, i gestori neppure rispondono  alle sollecitazione dei cittadini e/o delle associazioni cui lo stesso si è rivolto  e quando lo fanno scaricano sui comuni la responsabilità delle scelte.

E’ ORA CHE QUESTO PING PONG ABBIA FINE!!!!!!!!

 Il Presidente Regionale

Adiconsum Umbria

(Francesco Ferroni)