COLDIRETTI UMBRIA: SCATTA OBBLIGO ETICHETTA PER PASTA E RISO, MA 1/4 SPESA ALIMENTARE RESTA ANONIMA

Anche se un quarto della spesa degli italiani resta ancora anonima, con l’etichetta di origine obbligatoria per pasta e riso si realizza, di fronte alle incertezze comunitarie, un passo determinante per le imprese e per la trasparenza dell’informazione ai consumatori.

È quanto afferma Coldiretti Umbria in riferimento al Pasta Day organizzato a Roma in occasione dell’entrata in vigore dei due decreti interministeriali sull’indicazione dell’origine obbligatoria del riso e del grano per la pasta in etichetta dopo 180 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale che cade esattamente il 13 febbraio per il riso e il 14 febbraio per la pasta.

Di fronte all’atteggiamento incerto e contradditorio dell’Unione Europea che obbliga ad indicare l’etichetta per la carne fresca, ma non per quella trasformata in salumi, per la frutta fresca, ma non per i succhi, l’Italia che è leader europeo nella trasparenza e nella qualità – precisa Coldiretti – ha il dovere di fare da apripista nelle politiche alimentari comunitarie.

L’iniziativa dell’Italia – aggiunge Coldiretti – ha spinto la Commissione Europea ad avviare con quattro anni di ritardo una consultazione pubblica sulle modalità di indicazione dell’origine in etichetta come previsto dal regolamento europeo sulle informazioni ai consumatori n.1169/2011, entrato in vigore nel dicembre 2013. Per soddisfare le esigenze dei propri cittadini Italia, Francia, Portogallo, Grecia, Finlandia, Lituania e Romania – spiega Coldiretti – hanno adottato decreti nazionali per disciplinare l’obbligo di indicazione dell’origine per diversi alimenti, un chiaro successo della mobilitazione di cittadini e organizzazioni sensibili ai temi della qualità del cibo.

L’etichetta di origine obbligatoria che permette di conoscere l’origine del grano impiegato nella pasta e del riso mette fine all’inganno dei prodotti importati, spacciati per nazionali, in una situazione in cui un pacco di pasta su tre è fatto con grano straniero, come pure un pacco di riso su quattro senza che questo fosse fino ad ora indicato in etichetta.

L’obbligo di indicare in etichetta l’origine è una battaglia storica della Coldiretti: tra i prossimi obbiettivi, l’obbligo per l’origine della frutta utilizzata nelle bevande e quella della carne impiegata nei salumi.

L’ETICHETTA DI ORIGINE SULLA SPESA DEGLI ITALIANI

Cibi con l’indicazione origine                    E quelli senza

Carne di pollo e derivati                                Salumi

Carne bovina                                                  Carne di coniglio

Frutta e verdura fresche                               Carne trasformata

Uova                                                                Frutta e verdura trasformata

Miele                                                                Pane

Passata di pomodoro

Pesce

Extravergine di oliva

Latte/Formaggi

Pasta

Riso

Derivati del pomodoro diversi da passata e sughi pronti in itinere

 

Fonte: elaborazioni Coldiretti