“OSPEDALE DI PANTALLA: NO AL SUPERSVINCOLO, SI’ AL POTENZIAMENTO. BASTA CON OPERAZIONI DI FACCIATA”,comunicato stampa Tuderti Cinque Stelle

 

La lunga storia dell’ospedale di Todi/Marsciano o Media Valle del Tevere che dir si voglia, si arricchisce di un nuovo capitolo.

Nato da un progetto del 2005 e posta la prima pietra nel 2007 , era venuto a completamento nel 2011, con l’intenzione di soddisfare nel migliore dei modi le esigenze di salute dei cittadini di Todi, Marsciano, Deruta, Monte Castello di Vibio, Massa Martana, Collazzone, San Venanzo e Fratta Todina, per un totale di circa 60.000 abitanti, costo complessivo per la collettività 41.621.092,53 milioni di euro (IVA inc.).

Ora, l’ennesima rimodulazione di servizi e reparti, ad iniziative già messe in atto, come la rivoluzione dei laboratori analisi, con il declassamento di Pantalla e di altri 6 ospedali “minori” a semplice punto di prelievo o poco più, si aggiungono voci insistenti di trasferimento di interi reparti e servizi, quali il Day Hospital pediatrico, già dato con i bagagli pronti e il punto nascita che negli ultimi tempi ricorre costantemente nella “classifica” degli spostamenti.

In pochi anni, sembra che la pianificazione, i progetti e le prospettive che la politica regionale aveva per questo ospedale stiano mutando radicalmente, denotando una certa aliquota di improvvisazione nella fase di studio dell’intera operazione di accorpamento Todi/Marsciano, forse viziata da altre logiche che con la salute dei cittadini hanno poco a che fare. Questo progetto era stato lasciato in eredità alla Presidente Marini, dalla gestione Lorenzetti…

L’azienda sanitaria e la Regione “vendono “ tutta questa incertezza come efficientamento e razionalizzazione, promettendo un rafforzamento della struttura che a tutt’oggi non è all’orizzonte, il CRES (Cardiologia Riabilitativa e Sportiva) portato ad esempio come centro di eccellenza per la cardiologia sportiva, non è neppure abilitato ad effettuare le visite medico sportive agonistiche, per le quali gli sportivi della zona devono ricorrere a soggetti privati o ai centri di medicina dello sport di strutture pubbliche di altre città della regione.

La regione deve decidere cosa far fare da grande a questo ospedale, non è possibile pensare che una struttura sanitaria nata per soddisfare le esigenze di 60.000 persone costata 50.000.000 di euro, debba essere messa in discussione ad ogni piè sospinto per seguire logiche puramente di cassa, perché non facciamoci illusioni lo scopo finale è quello di risparmiare e non di migliorare il servizio.

“E proprio di soldi parliamo quando, in questo contesto, si prospetta un nuovo svincolo E45 per l’ospedale di Pantalla, con una spesa di ben € 10.000.000 (diecimilioni di euro). Che senso ha l’operazione in sé, cementificando ulteriormente la pregiata campagna residua, tanto più con un dissanguamento mostruoso delle risorse pubbliche, mentre qualcuno sta pure tentando di declassare l’ospedale? Sappiamo che le risorse per la viabilità sono gestite da ANAS ma è anche chiaro che, per razionalizzare, i vari enti devono dialogare tra loro e si deve necessariamente avere un chiaro progetto per il futuro. Un futuro nel quale vorremmo che questi soldi vengano destinati alle concrete esigenze di salute delle persone, valorizzando davvero la struttura sanitaria”

Il MoVimento Tuderti 5 Stelle si impegna a vigilare attentamente su questa situazione anche attraverso la collaborazione dei nostri portavoce al consiglio regionale Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, che

sapranno andare a fondo nella vicenda perché

scevri da qualsiasi vincolo di sudditanza che potrebbe invece influenzare i consiglieri di altri gruppi di opposizione.