Frane e terremoti, un piano di sicurezza per anziani e disabili

 

Terremoti, alluvioni, frane e altre calamità naturali ci fanno all’improvviso scoprire fragili come la nostra terra. Ma c’è un’emergenza nell’emergenza che investe anziani e disabili. Che spesso devono affrontare da soli questi drammi.

Prima i numeri. Gli over 65 presenti sul territorio comunale sono 4.645 (nel 2002 erano 4.367, fonte Istat) e rappresentano il 27,5% del totale della popolazione residente. Importante anche l’incidenza delle persone con disabilità che sono circa un migliaio (più o meno il 7% della popolazione residente) e tra questi ci sono 19 studenti.

Per quanto riguarda il rischio sismico, il territorio comunale di Todi è classificato in fascia 2 che indica zone “con pericolosità sismica media dove possono verificarsi forti terremoti”. Ma è del resto l’intero territorio regionale ad essere particolarmente vulnerabile per quanto riguarda terremoti, frane e alluvioni. L’80% della superficie del cuore verde d’Italia è a rischio sismico, oltre 330mila famiglie vivono su aree che potrebbero essere colpite da terremoti a forte o media intensità, all’’interno di oltre 400mila case a rischio; il 10% della superficie dell’’Umbria è invece a rischio idrogeologico con pericoli per più di 40mila famiglie e circa 44mila abitazioni (fonte, rapporto Ance-Cresme Lo stato del territorio italiano).

 

«Alla luce di questi elementi, è necessario elaborare per la nostra città e per tutte le frazioni un piano di emergenza ed evacuazione in collaborazione tra il Comune e la protezione civile. Il piano – spiega Gianluca Vesseri, segretario comunale di Rsi-Fiamma Nazionale e candidato a consigliere comunale per lista civica “Todi per la famiglia” a sostegno di Antonino Ruggiano – ha lo scopo di consentire la migliore gestione possibile degli scenari riferiti a calamità naturali, quali terremoti, alluvioni, inondazioni e così via, determinando una sequenza di azioni da parte della protezione civile per il recupero di soggetti diversamente abili ed anziani. Il piano deve prevedere la mappatura di queste persone su tutto il nostro comprensorio. In caso di situazioni di emergenza, la mappatura permetterà di raggiungere, nel più breve tempo possibile, le persone in difficoltà, garantendo gli interventi di primo soccorso e messa in sicurezza».