Maurizio Giannini e Alessandro Fiorini replicano alla risposta dell’Amministrazione Comunale

todiIl Comunicato stampa merita precisazioni anche da parte mia.

1)Non è il Sindaco (cui era indirizzata la lettera) a rispondere, ma l’ufficio stampa. No comment.

2)Mai mi sono sognato di chiedere di essere ascoltato personalmente o individualmente.

Conosco la differenza fra un appuntamento e una riunione pubblica, ed è esattamente questo che chiedevo nella lettera: L’auspicio è che il Comune interpelli  gli operatori del settore,  che finora sono stati tenuti ben lontani da ogni partecipazione e consultazione”.

3)Il comunicato è fuorviante quando afferma che vi sono stati incontri pubblici con a tema il turismo, perché quegli incontri non avevano affatto l’impostazione partecipativa che io chiedo per la questione IAT.

Erano incontri in cui venivano fornite UNILATERALMENTE informazioni alla platea (quello del 28 gennaio vedeva,oltre alla proiezione di un documentario,  la presentazione  dei dati del turismo 2015. L’altro, del 25 Maggio, riguardava il GAL).

4)L’estensore del comunicato ha stranamente dimenticato di citare la riunione del 13 Aprile, espressamente dedicata alla presentazione del progetto per il nuovo IAT.

Erano presenti l’Assessore regionale al Turismo, i rappresentanti di associazioni varie, quelli di Sistema Museo, e non c’erano gli operatori turistici, perché non invitati.

Alla  mia osservazione su questo punto il Sindaco ha affermato che era inutile invitarli perché in passato non avevano dimostrato interesse per altre riunioni (vedere Il Corriere dell’Umbria del 17 Aprile).

5)Sulle professionalità, non mi sono permesso di esprimere valutazioni personali sui dipendenti, ma ho solo citato la frase del Sindaco che sempre nella riunione del 13 Aprile ha affermato che il Comune “non è capace di svolgere il servizio”.

Non ha detto che non c’è personale sufficiente.

Capace, per quanto mi risulta, è una valutazione di merito (del resto, l’opinione del Sindaco sui lavoratori del Comune ha già in passato suscitato qualche vespaio).

Fatte queste doverose precisazioni, ribadisco che la strada indicata nel comunicato non mi sembra quella giusta: io chiedo di discutere e partecipare l’idea, il progetto complessivo, gli obiettivi. Mi si risponde che i singoli possono mandare indicazioni. Questa non è partecipazione.

Che è la cosa che servirebbe di più, proprio perché, come dice il comunicato, si tratta di un progetto pilota, in cui si “sperimenterà un nuovo modello di accoglienza turistica”.

Questa sperimentazione la vogliamo fare CON la Città o CONTRO la Città?

Maurizio Giannini

Condivisa anche da Alessandro Fiorini